Scavare, mordere, graffiare con crudele determinazione sotto la superficie fino a trovare un frammento di felicità OGNI GIORNO. Vale tutto, senza limitazioni.


Se sei capitato qui tra milioni di possibilità, non è un caso. Quindi se vuoi lasciare la tua piccola impronta, questo sarà già per me motivo di gioia.






lunedì 27 dicembre 2010

Parole

Ci sono parole che sembrano di un'altra natura. Utilizzano le stesse vocali e consonanti di tutte le altre, le stesse sillabe. Ma non si mescolano a tutte le altre che, desiderandolo o meno, sentiamo.
Ci sono parole dense come sciroppo di menta, il cui sapore dolce e pungente persiste. Galleggiano nel mare di tutte le altre parole, rimanendone distinte, senza in alcun modo confondersi con esse.
E quando questo mare mi travolge divenendo nero ed agghiacciante e mi sento perduta ed inerme e senza speranza di uscirne, diventano luminose e sfolgoranti nel buio della notte, facendomi ritrovare la strada verso Casa.

venerdì 24 dicembre 2010

scusate se è poco

Passare la vigilia di Natale guardando un DVD di 'The Best Of ' Willy Coyote, in camicia da notte e vestaglia, gustando un meraviglioso Hagen-Dazs Macadamia Nut Brittle con lamponi freschi e panna...non ha prezzo.

mercoledì 22 dicembre 2010

Le cose importanti

Non importa se piove di nuovo e non smetterà per lungo tempo, se il cielo è plumbeo e tetro, se questo dicembre sembra non finire mai, se il tempo per fare ciò che amo è sempre troppo poco e troppo quello perso ad essere indaffarata in mille garbugli insulsi, se non ho nessuno da abbracciare la notte mentre fuori fa troppo freddo, se i soldi non bastano mai, se ci sono cose della mia vita che non vorrei fossero così ma per ail momento lo sono.
Quando accanto a me ci sono persone, madri, mogli, che passeranno la vigilia di natale all'ospedale ed il resto di quelle che dovrebbero essere le "feste" nell'attesa angosciosa dei risultati di una biopsia.
Tutto il resto, tutto ciò che non riguarda l'essere qui, adesso, viva ed in piena salute, non ha alcuna importanza.

mercoledì 15 dicembre 2010

Blue Winter

Winter uses all the blues there are.
One shade of blue for water, one for ice,
Another blue for shadows over snow.
The clear or cloudy sky uses blue twice-
Both different blues. And hills row after row
Are colored blue according to how for.
You know the bluejay's double-blur device
Shows best when there are no green leaves to show.
And Sirius is a winterbluegreen star.

[Robert Francis]

venerdì 10 dicembre 2010

Let the Sunshine

Una notte stellata, tanto stellata e tersa come quasi non ricordavo più dopo due mesi di nuvole e pioggia e cieli grigi. Una giornata meravigliosa di sole, terminata in un crepuscolo di quel colore indefinibile tra l'azzurro il lilla ed il blu, il colore della magia.
Ne ho sentito la mancanza come d'aria. In questo Dicembre che per me è il mese peggiore, quello di minor luce per vivere, quello in cui festivià vissute per la maggior parte superficialmente e che io non condivido continuano a tornarmi indietro come boomerang "cosa fai per Natale?! niente! - Cosa fai per Capodanno! Niente! - poverina, stai da sola?? ...Ah beh, allora ciao, ci si vede eh...?
Primo: A parte che "poverina" lo dici a tua sorella, dato che starò divinamente e mi cucinerò i miei piatti preferiti, godendomi i film in DVD che non vedo l'ora di avere il tempo di vedere oppure, se ci sarà il sole, andarmi a fare una bella camminata come non posso più fare da mesi, fare un lungo bagno, leggere i miliardi di libri che vorrei leggere, ascoltare musica, dormire...anzi, l'elenco è già troppo lungo e già son finite le ore a disposizione ( quest'anno davvero troppo poche)
Secondo: se ti dispiacesse così tanto, mi inviteresti. Se non te ne frega nulla, allora taci.
Terzo: lo so che è tutta invidia, ché io non sono costretta ad ingozzarmi come un'oca da paté insieme a parenti che non vedo da anni ( e ci sarà un motivo) e fingere di divertirmi durante le tombole e partite a carte improbabili e fare regali che non desidero fare e ricevere regali altrettanto orrendi.
Non è un caso che non torni MAI a casa per Natale: masochista forse un pò sì, sensi di colpa - purtroppo - ancora un pò sì - ma non fino a questo punto.

mercoledì 1 dicembre 2010

Floating

Ne avevo bisogno. Bisogno di lasciarmi galleggiare, il mio corpo che si confonde con l'acqua, senza un pensiero brutto in testa. Bisogno di riprendermi me stessa.
Bagno lunghissimo, a lume di candela, musica di sottofondo ( perfetta, scoperta grazie alla carissima Ila, senza la quale forse non avrei mai saputo dell'esistenza di questo gruppo fantastico...ma quanto amo Internet che mi fa conoscere cose, persone, musiche, poesie, libri, pensieri altrui, che non avevo idea esistessero ?!) . Acque che trascina via insieme al vapore la sporcizia dell'anima assediata da idioti e dal grigio di una giornata pesantissima e piena di  insulse magagne da risolvere.
Freddo fuori, una nebbiolina che non si decide alla neve, né alla pioggia.
Ma ora io sono qui, al caldo, e sto divinamente bene.
Sono qui, e non c'è nessun altro posto in cui vorrei essere, adesso.

domenica 21 novembre 2010

Cari

A volte passano decenni di convivenza e non ci si conosce affatto, non ci si vuole realmente comprendere.
A volte basta mezz'ora di discorsi spesso profondi e ancor più spesso assurdi e senza i limiti della morale, del pudore appreso, delle regole che non desideriamo realmente seguire, magari stanchi ma ancora entusiasti dalla lezione di recitazione appena terminata, e ci si svela molto più che ai propri cosiddetti "cari".
A me, son cari tutti coloro che mi hanno insegnato qualcosa senza volerlo.
Tutti coloro che mi hanno amata senza cercare di modificarmi.
Tutti coloro che hanno preteso qualcosa in più da me sapendo che potevo farcela.
Tutti coloro che mi hanno abbracciata in silenzio quando ne avevo bisogno.
Tutti coloro che mi hanno fatto ridere, anche quando credevo di aver terminato tutta la forza necessaria per farlo.
Tutti coloro con i quali ho discusso aspramente, ma con estremo rispetto e stima per il pensiero altrui.
Tutti coloro che mi hanno fatto cambiare idea, nonostante sembrasse un'impresa impossibile.
Tutti coloro che hanno seguito una mia idea, nonostante sembrasse un'impresa impossibile.
Tutti coloro che hanno agitato il mare scuro e piatto nel quale nuotavo senza accorgermene.
Tutti coloro che hanno perdonato i miei errori concedendomi con fiducia  un'altra possibilità.
Tutti coloro che hanno condiviso con me un segreto, un trancio di pizza, un paio di guanti.
Spero che abbiate una bella vita, una vita piena. Che abbiate tante persone a voi care cui pensare, nei momenti in cui la strada sembra solo buia e fatta di curve e salite e buche e le cose non stanno andando proprio  come avevate desiderato, programmato, sognato. 
Senza di voi, io sarei perduta.

mercoledì 17 novembre 2010

Tempo

Colonna sonora: questa. Bemolle, bemolle a non finire, che spronfondano al centro del petto e ne estraggono lacrime e pensieri blu. 
Tempo. Sempre troppo poco. Per me, per fare ciò che amo davvero fare, per pensare alle persone cui davvero voglio pensare. La sola cosa che davvero desidero in questo periodo è più tempo.
Tempo per ripensare a tutti i momenti felici, intensi, emozionanti di questa settimana. Vorrei scrivere ogni giorno, vorrei che ogni attimo degno di essere vissuto di ogni giorno potesse rimanere qui, nero su bianco (beh, o lilla su giallino), invece di volare via.
Chiacchiere da palestra tra quattro donne molto diverse per età, stile di vita, abitudini, aspetto, scelte, su argomenti classici che in ordine di importanza sono: cellulite, vestiti, capelli, scarpe, uomini. Apparentemente discorsi frivoli e superficiali, che in realtà svelano molti segreti e creano una magica intimità per un attimo, un filo lieve e colorato che ci unisce, tra una risata ed una rivelazione. So che probabilmente nessuna di loro, o forse solo un paio, mi verrebbero a chiedere che cosa mi succede, se mi vedessero piangere in un angolo, o si unirebbero a me in mia difesa. Ma non importa. E' un attimo e per quell'attimo sono felice.
Poteva anche non succedere. Se fossi stata in un altro luogo, con altre persone. Se io non fossi come sono.
Una confidenza spontanea che mi viene fatta da una di esse, con la certezza che non ne parlerò con nessuno e la fiducia che questo comporta, della quale sono fiera ed orgogliosa.
Non è importante quanto tempo si passa insieme per comprendere qualcuno.

mercoledì 10 novembre 2010

I can stand the rain

E' bello addormentarsi sotto le coperte tiepide, abbracciando il mio scaldotto che sì, fa tanto vecchia zitella ma almeno non russa e non si lamenta se lo strizzi, mentre il rumore della pioggia sul tetto che scivola dalle grondaie canta ninna nanne ancestrali.
E' bello avere la fortuna, la forza, le possibilità di avere un posto dive rifugiarsi, dove raggomitolarsi, mentre l'acqua continua a scendere e sembra  non volersi fermare mai più.
E poi d'un tratto a metà mattina ha smesso di piovere, ed un raggio di sole fa sorridere ancora i campi e gli alberi gialli rossi verdi e l'anima. E poi ricomincia a piovere. Però ha smesso. E smetterà.

venerdì 5 novembre 2010

Just a Song to remember

Già Natale, il tempo vola
L’incalzare di un treno in corsa
Sui vetri e lampadari accesi
Nelle stanze dei ricordi

Ho indossato una faccia nuova
Su un vestito da cerimonia
Ed ho sepolto il desiderio
Intrepido di averti a fianco

Allo specchio c’è un altra donna
Nel cui sguardo non v’è paura
Com’è preziosa la tua assenza
In questa beata ricorrenza

Ad oriente il giorno scalpita e non tarderà
Guarda l’alba che ci insegna a sorridere
Quasi sembra che ci inviti a rinascere
Tutto inizia, invecchia, cambia forma
L’amore, tutto si trasforma
L’umore di un sogno col tempo si dimentica

Già Natale, il tempo vola
Tutti a tavola che si fredda
Mio padre con la barba finta
Ed un cappello rosso in testa

Ed irrompe impetuosa la vita
Nell’urgenza di prospettiva

Già vedo gli occhi di mio figlio
E i suoi giocattoli per casa
Ad oriente il giorno scalpita
E la notte depone armi e oscurità

Guarda l’alba che ci insegna a sorridere
Quasi sembra che ci inviti a rinascere
Tutto inizia, invecchia, cambia forma
L’amore, tutto si trasforma
Persino il dolore più atroce si addomestica
Tutto inizia, invecchia, cambia forma
L’amore, tutto si trasforma
Nel chiudersi un fiore al tramonto si rigenera
[Carmen Consoli - Guarda l'Alba]

mercoledì 3 novembre 2010

Per il resto del viaggio ho pensato ai gabbiani

Salire su un treno assurdamente affollato, due vagoni per duecento persone. Ed invece di incazzarsi e imprecare inultimente ( o almeno, dopo averlo fatto brevemente) , mettersi a chiacchierare con due ragazzi, due bravi ragazzi,  guarda caso originari della mia regione natale. Scoprire che le cose non sono poi così cambiate, che i sogni e le paure e le professoresse stronze sono sempre più o meno le stesse di vent'anni fa. Li ho rincontrati alla stazione, mi hanno salutata con calore ed un sorriso.
Su un altro treno, la tenerezza di un manager sfinito dal viaggio dopo una settimana di lavoro che si addormenta nel modo più naturale possibile, con il capo chino, gli occhiali, l'auricolare indosso, le dita a fermare una pagina di un mattone ( proprio mattone, rosso e spesso tale e quale) di libro in inglese. Ho dovuto svegliarlo prima che il treno si fermasse alla stazione finale, toccandogli lievemente una spalla. Mi sarebbe dispiaciuto se qualcuno, al suo posto, non l'avesse fatto per me. Temevo inoltre che qualcuno gli rubasse il cellulare poggiato sul tavolino. Mi ha ringraziata, gli occhi stanchi e lo sguardo un pò appannato e sconnesso di un bambino cui venga interrotto il suo sogno più bello.
Ed il controllore non è nemmeno passato a farmi pagare il supplemento che per errore non avevo fatto, nonostante l'avessi avvisato.
Ritrovare lo stesso tassista di sei mesi prima, stesso posto stessa ora, le uniche due volte in cui ho preso un taxi ( quante possibilità ci sono ? Non sono forte in statistica, ma non credo molte, inoltre l'auto precedente è andata via proprio mentre mi stavo avvicinando).
Piccoli incontri ed episodi minimi,che porto nel cuore quando il cielo così grigio e la notte che si avventa così vorace sull'inerme breve giorno mi schiacciano il petto, rischiando di portarmi alla malinconia più nera dei miei giorni peggiori. Quando la forza della speranza vacilla sotto il peso di delusioni, noiose abitudini, sensi di colpa.
Non smettere mai di credere, abbracciare, baciare, dissentire, discutere, crescere, cambiare, lottare, accogliere, comprendere, scavare.
Non smettere mai di ridere forte, e piangere senza timore di sembrare troppo fragile.
Aspettando un'altra estate.

Non smettere mai di Amare.
Non smettere mai di Volere.

martedì 26 ottobre 2010

Vienna on my mind - 2° puntata

Camminare per le strade e calpestare i parquet di legno degli appartamenti  dove hanno vissuto Mozart, Beethoven, Haydn, Schubert, Klimt, Goethe, Shiller e migliaia di altri straordinari geni  ha una magia che non ha pari. Perdersi tra i vicoli di ciottoli medievali, entrare in un altra luce, temperatura, atmosfera, all'interno di cattedrali gotiche dai soffitti straordinariamente alte, le cui vetrate colorate a mosaico ed illuminate dai raggi del sole creano caleidoscopi sulle pareti di marmo rosso, nero, avorio e riflettono sulle canne di organi immensi le cui sonorità baritonali fanno vibrare il pavimento e l'anima, e gli sfarzosi pulpiti con esagerati barocchi decori e posso comprendere coloro che - timorati di Dio, categoria della quale non faccio parte - entrando lì si sono sono sentiti nelle epoche passate, e tuttora forse si sentono, piccoli e perduti e totalmente succubi di una forza superiore e di un potere pressoché illimitato. 
Ammiro le opere di architettura e l'arte in tutte le sue forme, da qualunque fonte di ispirazione traggano la loro bellezza e forza. La bellezza non può non trapassare le anime che la ricercano, ovunque essa si nasconda.
Ed io la ricerco con desiderio e costanza ogni giorno, e ricercandola ho scoperto che è semplice trovarla. Nelle persone, nel mondo, nei piccoli e grandi gesti, in una parola, in un fotogramma.

giovedì 21 ottobre 2010

Vienna on my mind - 1° puntata

Non ho ancora avuto il tempo di disfare le valigie, né la forza mentale di staccarmi dal bellissimo, stancantissimo, emozionantissimo viaggio. Sono ancora lì, la mia mente è ancora tra quei maestosi palazzi e monumenti ed incantevoli musei e giardini, mentre il mio corpo assorbe un pò di quel sole che, ahimé, lassù al nord tragicamente manca, lasciando il posto ad un malinconico  uniforme grigiore che copre interamente il cielo, proprio come nelle nostre città del nord.
Da dove cominciare? Troppe, troppa bellezza hanno visto i miei occhi, troppi suoni, molta magia, molte persone piacevoli conosciute. E sì, perché mi autoproclamo ufficialmente una " chat-catalyzer ": ovunque sia, non c'è nessuno che riesca a resistere dal chiacchierare con me e raccontarmi i fatti suoi, pure nei paesi storicamente considerati i più "freddi" a livello umano. Superando i limiti della lingua straniera. Superando la naturale diffidenza iniziale.
Momenti assolutamente magici ascoltando un concerto che attendevo da mesi, una stretta di mano ed un bacio sulla guancia ad un UOMO che E' musica, non soltanto la suona. Una persona straordinaria e totalmente al di là ed al di sopra della musica che trasmette tramite il pianoforte emozioni fortissime di passione e tenerezza e forza, una persona che finora avevo soltanto immaginato simile a com'era descritta nel film che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita, e che ora più che mai stimo e cui mi sento in qualche modo molto legata, anche se può sembrare assurdo tra estranei.
Beh, non lo è. La musica fa questo ed altro. La musica salva la mia vita, ogni giorno.

lunedì 11 ottobre 2010

Via!

Andare, partire, scoprire. Riempirmi la mente di una luce diversa, di nuovi paesaggi, di bellezza. Ascoltare accenti stranieri e suoni nuovi.Perdermi tra mille profumi e sapori sconosciuti .  Perdermi tra vicoli sconosciuti lasciando che sia l'istinto a guidarmi verso la magia. Passare ore a programmare meticolosamente percorsi teorici tra palazzi, musei e monumenti, che disattenderò con altrettanta cura per perdermi in mercatini, negozi, incontri, angoli segreti.
Sveglia. Mi sento più sveglia che mai. Tutto è vivido e terso nei miei pensieri, nelle aspettative, nel desiderio di fare tutto ciò che non ho fatto prima per paura, pigrizia. O semplicemente perché pensavo di avere ancora Tempo. No, non c'è tempo. Non c'è mai abbastanza tempo.
Non saprò mai se domani starò bene, avrò la salute, la forza, il coraggio, le possibilità per fare un altro viaggio.
Quindi vado. Ora.
A presto. Ma mai troppo tardi, mai, per tornare.

sabato 9 ottobre 2010

Music, light of my life

Well I am free to roam
And set out on my own
To rise above the hands that try to hold me down
Before the end
I know I’ll breathe again to find my way
Touch the light that calls me home

Just to reach the end
I’m leaving today
[Alterbridge, Breathe Again - AB III]

martedì 5 ottobre 2010

Accade

Che l'impegno e la dedizione ogni tanto siano riconosciuti. Che tutto il duro lavoro venga stimato da qualcuno. Nonostante gli errori che statisticamente accadono, le insofferenze, alcuni giorni davvero terribili dove la tensione è quasi insostenibile...alla fine qualcosa di buono, quel qualcosa per cui ogni cosa assume un senso altrimenti inesistente, la piccolissima parte di me che cerco di portare in ogni ambito, viene compreso per un attimo. Ed è ciò che sono che riluce, non semplicemente ciò che faccio o lo scopo cui servo o le migliaia di dati che mi trovo a rielaborare.
Accade, miracolosamente accade anche tra le fredde scrivanie, i monitor, gli squilli assillanti del telefono, i fogli sparsi ovunque dove giacciono domande in attesa di risposte di persone che, alcune come me, altre molto meno di me, cercano di portare avanti  il proprio piccolo minuscolo lavoro il meglio possibile.

sabato 2 ottobre 2010

Last drops of Summer

Una giornata di sole meravigliosamente inaspettata, caldo come agli inizi di settembre, che ha spazzato via la tristezza e l'umidità di un'intera settimana grigia e piovo e nevrotica, metà della quale peggiorata da un mal di testa fastidiosissimo e debilitante.
Ancora gli ultimi raggi di sole sulla mia pelle, ancora un pò di godutissimo ozio ascoltando musica sulla sdraio in giardino che non voglio, non posso ancora togliere. E' troppo il desiderio di avere ancora un pò d'estate, ancora cieli azzurri e sandali da indossare.
Un giro in centro, in maniche corte, in mezzo alle altre persone che si godono anch'esse questo dono inatteso, guardando strano le ragazze che indossano stivali e spolverini, pantaloni lunghi e maglie lupetto sudandoci dentro come cani Husky all'equatore, ma che fanno tanto Fashion Trendy...
Io invece vorrei che non finisse mai, quest'estate in cui ho ritrovato il mare, in cui ho conosciuto, perso e ritrovato persone, ritrovato me, ritrovato il senso che credevo di aver perduto per sempre, quello che riscopro in piccolissime cose.
No, non ho ancora messo via i costumi da bagno ed il telo mare e i pantaloni bianchi. Le foglie degli alberi sono ancora verdi. No, l'autunno non è ancora arrivato. Non per me.

martedì 28 settembre 2010

"Io sono così"

Una frase che non sopporto.
Eppure quante volte sono tentata di dirla a me stessa.
Soprattutto in giornate come queste, dove non c'è tempo per fare ciò che amo, dove il lavoro prende praticamente tutto il mio tempo e tutto il mio cervello il che, per me che non amo lavorare ma devo per necessità, mi rende tesa, stremata, nervosa.
Il mio unico desiderio dopo giornate così sarebbe stravaccarmi sul mio amatissimo divano, copertina di lana sulle gambe, a guardare film lacrimosi bevendo cioccolata calda (pentendomene subito dopo) . Il mio primo istinto mi porterebbe a lasciarmi trascinare giù nel gorgo della pigrizia e dell'apatia, a staccare il telefono, a non scrivere sul blog, commiserando me stessa in un turbine di pensieri sempre più negativi che mi porterebbero, il mattino dopo, ad essere ancora più incazzata del giorno precedente. Già visto. Già fatto.
Poi c'è un'altra spinta, quella della volontà, quella della mia donnina del cervello che mi dice che questo mi farà stare meglio, anche se all'apparenza è faticoso, impegnativo, e che non sa se ce la farai, che insiste e  mi pungola e spinge ad andare ad iscrivermi in palestra, nonostante  mi aspettino sere piovose e strade ghiacciate di un lungo inverno e corse per arrivare in tempo e borse da preparare e risvuotare e ripreparare e cene tardi la sera; che mi dice di andare a correre alle sette di sera dopo una sfiancante giornata di lavoro, anche se sta piovigginando, anche se non c'è quasi più il sole. Che mi spinge a pensare a progetti futuri, ad organizzare, a chiamare la mia migliore amica al telefono e dirle che le voglio bene.
Perché sa che mi farà stare meglio, che mi farà bene. Come la mamma con il brodo di pollo quando hai la febbre e solo il pensiero ti fa vomitare, ma poi lo bevi. E stai meglio.
Certi giorni, certe notti  è davvero difficile, difficile superare quella salita che porta ad un altra me .
Non voglio essere una che "è così".
La cioccolata è lì che mi aspetta, in un altro momento in cui so che me la godrò molto di più perché non sarà solo per ricercarvi una futile consolazione, ma perché la desidererò. E, semplicemente, avrà un altro sapore.

mercoledì 22 settembre 2010

Essere o... Non Essere, prima parte

Sono felice di non essere, non in ordine di importanza e tralasciando l'ovvio ( malata, orrenda, poverissima, figlia di serial killer o famiglie devastate, nata in posti del mondo terribili ecc...):
- Anna Tatangelo, che deve addobbarsi come un albero di Natale per dimostrare almeno dieci anni in più e tentare in questo modo di essere presa sul serio, purtroppo non riuscendo in questa missione e sparandone una più grossa dell'altra ( in napoletano da quartiere latino in privato, con una dizione impeccabilmente costruita in pubblico). Inoltre non devo dividere il mio giaciglio con Gigi d'Alessio, e questo già solo basterebbe per cantare inni di gioia ogni mattina.
- Manuela Arcuri, che deve il suo successo sotanto alla sua misura esagerata (quinta? sesta? decima??) di seno e lo sa, ma comunque testardamente prova a farcelo dimenticare provando a recitare da più di dieci anni senza riuscirci affatto - il botox frontale non aiuta molto in questo, tesoruccio - e nonostante i corsi di dizione non possono che assegnarle ruoli da romana, poiché quell'accentaccio brutto proprio non vuole andarsene. La caparbietà quando portata all'eccesso diventa stupidità.
- Dipendente, da qualcosa o qualcuno. Le droghe e l'alcool non hanno mai avuto per me alcuna attrattiva, dopo aver provato un paio di sbronze, qualche sigaretta ed uno spinello e relativa terrificante nausea. Riesco a divertirmi e godere delle cose da sobria.In più, me ne posso  ricordare perfettamente.
Non ho bisogno di qualcuno per stare bene, ma desidero avere amici e amori e parenti da amare, abbracciare e baciare e ai quali fare regali.
- Un uomo eterosessuale, per miliardi di motivi tra cui non dover dimostrare continuamente di essere un macho man, potersi truccare ed acconciare senza limitazioni, mettersi i tacchi, poter scegliere tra un'infinità di vestiti borse scarpe bracciali anelli, sculettare, sorridere senza sembrare idiota, piangere in pubblico, avere una settimana al mese tragica ma quella dopo essere ormonalmente alle stelle, provarci con qualcuno sapendo che è quasi impossibile che ti respinga. Poter essere complicate come un puzzle senza soluzione, ed il bello sta proprio in questo.

To be continued...

giovedì 16 settembre 2010

Una risata vi seppellirà

quando ho memoria, ho sempre provato invidia per qualcuno, per qualcosa che quel qualcuno aveva ed io no. All'asilo, l'astuccio più bello. A scuola, lo zaino di Barbie, la merenda più buona. E dopo, un sacco di altre cose, che crescendo divenivano sempre più grandi ed importanti: il corpo o parti di esso delle altre ragazze, il fidanzato, i soldi, la casa, i vestiti, i genitori, il carattere, e così via fino a costruire una lista praticamente infinita.
Lentamente ( eh sì, io credo che sia proprio la vecchiaia a cambiarti, non c'è altra spiegazione) il senso di invidia per gi beni mobili o immobili sta diventando sempre più fievole - Le cose che possiedi alla fine ti possiedono -, quella per la bellezza inevitabilmente si fa meno pressante data la minor competizione e concorrenza, ed anche - grazie grazie grazie! - per una maggior accettazione di me stessa, quella per la ricchezza più che invidia diviene semplice desiderio di avere maggior libertà.
Ma ho scoperto da poco che ci sono persone che invidiano ME ! E questo mi fa davvero ridere, ridere di gusto. Dal centro del petto esplode una risata per quelle persone meschine e talmente basse da non avere null'altro da fare nella vita che spiare il più possibile ( per quel poco che possono capire) i fatti miei, e provare invidia magari perché mentre loro sono lì che spadellano giorno e sera per nutrire figli nipoti mariti zii suoceri genitori cani gatti e fanno 5 lavatrici al giorno per gli stessi, io me ne vado al mare tornando tardi, o me ne sto beata in giardino a prendere il sole, o esco a correre. O perché ho una bella casa e ci sto bene. O perché esco la sera per seguire tutti i miei corsi .
Tutto, è sempre, sempre una scelta. Ci sono cose che loro potranno fare ed io no. E viceversa.
Ci sono miliardi di cose, cose gratuite: gli spettacoli della natura, tutto l'Amore che io ricevo ogni giorno, da lontano e da vicino, una battuta in ufficio che spezza la tensione, il sole che all'improvviso squarcia il cielo grigio, un regalo inaspettato, una piccola gentilezza da un estraneo, il silenzio della notte, una nota che spacca l'anima, pagine di libri che cambiano il modo di vedere il mondo, che persone così non potranno mai riuscire ad apprezzare, perché hanno l'anima sporca di terra e fango, abituati a strisciare invece che a volare.
In questo momento anch'io provo una fitta d'invidia.
Sì. Per me.

martedì 14 settembre 2010

Sì, viaggiare

Quando è davvero dura, trovare qualcosa di bello in una giornata, allora devo crearmelo, il mio momento felice. Ed ecco che allora ho trovato il coraggio di comprare i biglietti non rimborsabili per il treno notturno che mi porterà in luogo che ho sempre sognato di visitare, una città fatta di musica e cioccolata, che mi immagino ricca di alte case colorate e corsi dall'ampio respiro e vetrine bellissime e viali adornati da altissimi alberi dalle foglie arrossate d'ottobre suonate dal vento.  Un viaggio breve, come sono sempre brevi tutti i viaggi, che mi porterà fuori dal mondo usuale per qualche giorno.
Un progetto, un piccolo sogno che posso realizzare, qualcosa da organizzare tutto da sola, tutto per me.
Con tutta l'ansia e l'eccitazione, la paura e il profumo della libertà che il viaggiare da sola da sempre rimescolano nella mia pancia.
E poi una piccola semplice sorpresa, un gesto inaspettato quanto dolce e sincero, che mi attende a casa.
E dopo tutte queste emozioni altalentanti, dopo la rabbia e la delusione e il senso d'ineguadezza, dopo un lungo giorno, tutta la stanchezza e la contrarietà che scivolano lentamente dalla mia fronte e dai miei occhi sul cuscino, lasciando il posto a pensieri luminosi e confortanti. A progetti ancora da realizzare, a piccoli grandi sogni da costruire, a  tutta la lunga zigzagante impervia ciottolosa strada dietro le mie spalle che, nonostante tutto, amo.

domenica 12 settembre 2010

Speciale

Un fine settimana meraviglioso, con il tempo ideale, tanto sole e vento fresco.
Ho visitato posti nuovi, nuotato in acque cristalline che non conoscevo, mi sono riempita gli occhi di blu e di verde. Ho riposato, ascoltato il suono del mare e del vento nella notte.
Ho camminato su sabbie che brillano come diamanti.
Ho ricevuto dei regali bellissimi. Dei messaggi bellissimi.
Ma più di tutto, ho pensato a quanto - davvero tanto -  nella vita ho, ho avuto, e forse (spero) ho dato. A quanto vorrei che i momenti di gioia e serenità non terminassero, mentre invece hanno sempre dentro di sè l'amara consapevolezza della loro fine: proprio per questo motivo cerco, ora come non ho fatto mai, di assaporarne l'essenza e lasciare che anche i più piccoli avvenimenti entrino in me e mi trasformino.
Penso a quest'estate speciale, che non voglio lasciar fuggire via. A ques'estate diversa perché io mi sento diversa, al suo calore che ha cancellato dolori profondi lasciando solo le scie di luce che portavano con sé come comete.
E penso. So. Che vivrò altri momenti felici. Che ci saranno altri luoghi da visitare, persone da conoscere, amore da elargire, libri da leggere, film per i quali piangere, abbracci da condividere.
Nel frattempo, ho mille ricordi splendenti cui ripensare nei giorni sempre più corti che verranno.

mercoledì 8 settembre 2010

Oltre

Bring what's yours, I'll take what's mine

And meet you on the other side
We'll leave a sign so anyone can find us
A better place, a sweeter time
We won't need any wings to fly
A place beyond the sun



Communicating thoughts of ways
To never have to speak again
Let me be the fire in your head

[Shinedown - Beyond the Sun ]

domenica 5 settembre 2010

Moments in Peace

Comodamente adagiata sulla sdraio, all'interno del mio giardino/paradisino, al sole delle 13 ancora caldo e tenace come in piena estate.
I vicini miracolosamente silenziosi, tutti allo stesso tempo (cani compresi). Il gatto adottivo che ogni tanto mi viene a far visita acciambellato sul mio zerbino nel dormiveglia tipico dei felini, quasi a dimostrarmi che sì, lì si sta proprio bene. Chissà a cosa pensano, se pensano, i gatti. Secondo me sì, fanno quei viaggi di pensieri lasciati a briglia sciolta, colorati e senza senso, i pensieri che ti fanno volare in alto, lontani.
Finalmente mi sono decisa a cominciare Bag of Bones in .lingua originale, acquistato quasi dieci anni orsono. Riesco persino a comprenderne l'80%, la restante parte mi rimane nebuolsa soltanto per un banale problema di vocabolario limitato. Ma le emozioni passano ugualmente, l'atmosfera esala dalle pagine comunque. Magia dei libri. Dei bei libri.
Pace, dentro e fuori di me. Pace senza le turbolenze solite che complicano ogni mia emozione, ogni pensiero con altre sempre sovrapposte e spesso contrastanti. La sensazione luminosa e cristallina di avere avuto la fortuna di cogliere un attimo magico.
E sono Felice. E soltanto chi mi conosce davvero sa con quanta impaurita parsimonia io utilizzi questa parola.
Mi basta questo. Forse soltanto per un giorno, forse soltanto per oggi. Ma oggi, sì. Oggi, sì.

venerdì 3 settembre 2010

Settembre

Settembre ha il dolce sapore della nostalgia di un pezzetto di cioccolato fondente che ti resta sul palato e sulla lingua un minuto dopo averlo mangiato.
Porta con sé il languore del bacio dato alla stazione all'uomo amato che sta partendo, via lontano, sapendo che molto tempo passerà prima di poterlo riabbracciare.
E' ancora tiepido come il letto che al mattino si abbandona con estremo rammarico, gli occhi e la testa che ancora reclamano quiete, sonno, multicolori e fuggevoli sogni .
Porta promesse di nuove cose da fare, intenti da mettere in atto, stivali e cappotti da tirar fuori dagli armadi,  mentre allo stesso tempo il sole di mezzogiorno scotta la pelle.
Un tempo amavo i bianchi e i neri, le stagioni nette, le decisioni senza sbavature, le idee precise. Ora amo le vie di mezzo, i grigi, le stagioni incerte, i sentimenti indefinibili, le storie senza un vero inizio né una vera fine. Oggi ho smesso di combattere contro le contraddizioni, contro la stolida ricerca della perfezione, contro le scelte troppo drastiche, contro l'immutabilità dei valori.
Oggi voglio essere Settembre.

martedì 31 agosto 2010

Un sogno piccolo piccolo

Una casetta bianca con grandi finestre blu. E luce, luce, luce.
Una cucina grande ed accogliente per invitare. Un divano sul quale appisolarsi, leggere, ascoltare il Rach 3 a tutto volume.
Un gatto che mi attende sulla soglia facendo le fusa.
Una terrazza dove prendere il caffé con un'amica dopo pranzo, dalla quale ammirare la luna attendendo stelle cadenti .
Limoni e peschi in giardino.
Una scaletta che porta dritta già al mare, costeggiata da gelsomini.
Un Uomo che mi amerà, nonostante proprio per le mie rughe intorno agli occhi, la pelle non più soda, le mie mille manie, gli improvvisi cambi d'umore, le mie profonde contraddizioni. Un Uomo con cui passeggiare mano nella mano lungo la spiaggia. Con il quale fare l'amore nei lunghi pomeriggi d'inverno.

venerdì 27 agosto 2010

Fuoco

"Riempiti gli occhi di meraviglie, vivi come se dovessi cadere morto fra dieci secondi! Guarda il mondo: è più fantastico di qualunque sogno studiato dalle più grandi fabbriche. Non chiedere garanzie, non chiedere sicurezza economica, un siffatto animale non è mai esistito; e se ci fosse, sarebbe imparentato col pesante bradipo che se ne sta attaccato alla rovescia al ramo di un albero per tutto il santo giorno, ogni giorno, passando l'intera vita a dormire. Al diavolo, squassa l'albero e fa' che il pesante bradipo precipiti al suolo e batta per prima cosa il culo!"
[R. Bradbury, Fahreheneit 451]

Rientro...

Il primo di giorno di lavoro non è stato così tragico come mi immaginavo. A parte il mal di testa di cui mi ero liberata per tre settimane e che è ritornato puntuale, l'ansia si è dileguata lentamente durante la giornata.
Tornare a casa è stato ancora più bello ed apprezzato che mai.

Ed inoltre ho di nuovo la mia macchinina = libertà = mare !!

martedì 24 agosto 2010

Last day

Sottotitolo: Come programmare l'ultimo giorno di vacanza in modo positivo anziché sprofondare nella malinconia più buia come  sempre è accaduto negli ultimi 39 anni.
L'idea è di utilizzare uno schema semplice, tipo questo, per evitare di sprecare minuti preziosi ed evitare che la malinconia,  la tristezza, i rimpianti per " tutto-ciò-che-pensavo-di-fare-in-queste-vacanze-e-non-ho-potuto-fare", si impossessino di me come sempre è accaduto  da quando ho memoria, cioé dall'asilo in poi.
Il programma prevede varie attività ozioculturalgastronomiche, dalle quali è assolutamente vietata qualsiasi azione avente seppur lieve relazione con ciò che potrebbe essere definibile con  "lavori di casa", escluso cucinare che è un piacere e non un lavoro.

E comunque stasera c'è una notte tersa e fresca come poche, con una luna piena spettacolare. Grazie, di nuovo.

sabato 21 agosto 2010

Music

E poi ci sono alcune musiche, trovate per caso, che mi fanno esclamare "ma questa sono io !"
E tutta la mia anima, il mio corpo, vengono attraversatu dall'energia che mi sembra la mia pelle trattenga a stento dall'esplodere.
Un sacco di bemolle, le note blu. Una melodia nostalgica e lieve che diventa sempre più forte, violoncelli cui si aggiungono batteria e chitarra, in un crescendo in cui immedesimo il mio desiderio di Vita, l'Amore,la rabbia, la passione, e tutto ciò che mi porta OLTRE la mente, oltrepassando i limiti prestabiliti, cioò che non è "normale", ciò che non si deve fare, le buone maniere.
Il quieto vivere non fa per me. Scelgo la lotta. Scelgo la salita. Scelgo le vie più impervie.
Scelgo di essere sempre onda che si infrange su massi e scogli, accettando le ferite che ne conseguiranno, anziché adagiarmi lenta su basse e quiete battigie.

venerdì 20 agosto 2010

SummEry

Tornata da una meritatissima settimana di vacanze e di mare, nonché di notevole astinenza da PC, durante la quale ho zelantemente preso appunti per il mio blog, ecco gli appunti di viaggio, in ordine sparso, di queste bellissime, rilassanti, giornate:
Partenza: cielo grigio che si fa man mano più terso e soleggiato man mano che ci avviciniamo alla meta. E finalmente, il mare!

Giorni che scorrono lievi, con semplicità, per una volta. Cullata nell'ozio, tra un meraviglioso sole che lentamente asciuga tutto il freddo e le lacrime del lunghissimo estenuante inverno.
Silenzio,  vento, l'unico suono che odo è lo sciabordio dell'acqua intorno a me, sopra e sotto la scogliera.

Pace.

Un giorno intero di vento fortissimo, di mare tempestoso ed agitato. Correre lungo il mare che si agita, passare attraverso nuvole d'acqua vaporizzate, mentre un'energia si irradia fortissima da questo vento, da questo mare che si riappopria della sua natura indomita, della sua forza devastante, con una sicurezza che urla e reclama "io ci sono!" e mi porta con sè nel suo viaggio verso gli oceani e le vastità infinite in cui si perderà.

Mi sveglio, e scorgo aurora ed alba sull'orizzonte del mare ancora nero, dalla finestra della mia camera. Mi incanto ad osservare questo spettacolo meraviglioso. Il vento si è finalmente acquietato.

Rincontrare una donna meravigliosa, un'amica la cui lontananza purtroppo non ci permette di vederci né sentirci molto spesso. Una persona che sa Amare senza chiedere nulla in cambio e senza rinfacciare nulla a chi gode di tutte le sue cure ed attenzioni. Ama farlo, e basta. Una persona calda e luminosa più di
Durante il viaggio di ritorno, incontrare persone interessanti e molto diverse tra loro, chiacchierare, ridere. Ed il viaggio non sembra poi così lungo e noioso.

lunedì 9 agosto 2010

3

Fare le tre di notte senza accorgersene. Senza ubricarsi, né fumare, né andare in discoteca. Semplicemente chiacchierando, scambiandosi pezzi di vita, di verità, ricordi, casini, con una nuova amica, con un'altra Donna forte che ha dovuto imparare a contare solo su se stessa, nonostante tutti i problemi. E che in più ha un tenace desiderio di superare gli ostacoli, di vincere, senza per questo possedere alcuna velleità di insegnare nulla a nessuno. Proprio per questo, ti ringrazio per avermi insegnato così tanto.

giovedì 5 agosto 2010

La Vie en Rose

Tuoni, fulmini. La corrente che salta una due volte. Pioggia. Potente, sferzante, fredda. Per tutto il giorno.
Verso il tramonto poi, la magia di un arcobaleno che sembra finire proprio sopra il tetto di casa mia, un abbraccio di nuvole rosa che preannunciano un domani sereno.
Che benedicono l'inizio delle vacanze, che mai furono più meritate.
Tempo per fare, per abbracciare, leggere, riposare, ricordare, progettare, ripulire, aggiustare.
Tempo per sognare storie infinite che le mani dell'aurora modellano come creta, senza bruschi risvegli coatti.

lunedì 2 agosto 2010

Basta poco

A volte, per sentirsi bene.
Uno spettacolo teatrale al chiaro di luna, incontrare persone nuove, persone che sanno ridere.
Un pò di mare, un sole spettacolare in un cielo eccezionalmente terso senza nemmeno una nuvola all'orizzonte, clima perfetto per starsene semplicemente ad oziare sul lettino, con il rumore della risacca cui il ritmo del mio respiro si sincronizza. Due chiacchiere con Ibrahim, ragazzo Senegalese simpaticissimo, che alla fine mi regala anche un braccialetto portafortuna "che così trovi il fidanzato".
Un altro tramonto rosso fuoco regalato, un bel film ( quanto amo i finali aperti! o forse sono solo io che non l'ho capito tanto bene, ma preferisco così!) anche se credo abbia suggestionato alquanto i miei sogni  nelle notti successive tanto da crearne di più strani del solito.
Le lenzuola fresche ed appena stirate, che profumano di ammorbidente al gelsomino ed estate, che mi accolgono come braccia amorevoli in queste notti rese fresche dall'ultima pioggia .
Giorni e notti che scorrono veloci, eppure lentamente cerco di sorseggiare assaporandone ogni attimo prezioso, senza attendere che succeda qualcosa, perché semplicemente tutto, tutto sta già accadendo.

giovedì 29 luglio 2010

Purificazione

I feel it's gonna rain like this for days
So let it rain down and wash everything away
I hope that tomorrow the sun will shine

Fall down wash away my yesterdays
Fall down so let the rain fall down on me

[ Creed  - Rain ]

mercoledì 28 luglio 2010

Geometria

Stamattina alle 6 circa, nello splendido dormiveglia, con il fresco del mattino e gli uccellini che cantano vicino casa, un pensiero astruso ma in sè lucente e fantasioso come quasi tutti quelli che mi appaiono verso quell'ora, che mi vengono in mente certe idee geniali, e parlo benissimo le lingue straniere nei sogni del primo mattino che magari nella vita reale.
La simmetria. Sono sempre stata ossessionata dalla simmetria. Nei vestiti, nel corpo, nei mobili di casa, nella scelta dei colori dei vestiti, scarpe e accessori. In un certo senso la ricerco anche nei panorami. Sto cercando lentamente di togliermela di dosso quando mi accorgo che non la desidero, mi sforzo.
Secondo me è colpa della scuola. Matematica, soprattutto geometria: i poligoni "regolari" sono quelli simmetrici, quelli "irregolari" tutti gli altri. Ecco, la parola stessa già presuppone che la normalità, la bellezza, l'armonia debba essere ricercata tra le figure simmetriche, o tonde e quindi simmetriche per definizione. Senza parlare poi dei solidi.
Tutto perché è difficile trovarne il perimetro e l'area.
Non sono un ingegnere, pertanto sicuramente la mia conoscenza nel campo è limitata, ma a quanto ricordo non ci sono formule che possano farlo, se non dividendo le figure irregolari in quelle più semplici di cui si conoscono le varie formule per studiarne ogni minimo dettaglio.
Ecco, mi sono detta, io sono un poligono, anzi, essendo per fortuna in 3D, un solido -  irregolare, con infiniti lati ed in più mutante.
I miei angoli possono diventare acuti, diventare concava per accogliere, quadrata per organizzare, espandermi quando sono felice, rimpicciolirmi quando semplicemente non vorrei esserci, adattare le mie forme a ciò che mi circonda o spingere più in là gli altri solidi se mi disturbano. Nuovi lati e angoli crescono e mutano continuamente in base alle esperienze che faccio, alle persone che conosco, all'umore, al tempo, a ciò che desidero modificare in me.
Soprattutto, non si può mai calcolarne il perimetro e l'area.
E cavoli, se questo mi piace.

lunedì 26 luglio 2010

Life

Ci sono cose che capisci solo crescendo, invecchiando.
Quando mia madre, durante la mia adolescenza perennemente imbronciata quasi a ricercare l'infelicità - comportamento, presumo, comune a moltissimi adolescenti di allora e di oggi - mi continuava a ripetere di pensare a quanto fossi fortunata, avendo io avuto da sempre una salute eccezionale, tutti i sensi a posto e funzionanti alla perfezione, una casa con una camera tutta per me, due genitori che mi amavano, l'intelligenza, la bellezza ( beh, su questo avevo molto, ed a ragione, da ridire), cibo in abbondanza ed un padre che bastava la sua "principessa" facesse gli occhioni dolci e mi permetteva qualsiasi cosa, nei limiti delle possibilità economiche familiari.
Ma a quel tempo, non lo capivo. Anzi, più mi si ripeteva, più la rabbia di essere capitata in questo mondo che non mi piaceva, di dover studiare con professori incapaci, di sentirmi una minuscola brutta pulce nell'universo e scompensi ormonali vari inesorabilmente legati alla crescita, trovavano sfogo in insulti vari verso questo "sistema", verso i "matusa" che non capiscono noi ggiovani ecc... ecc...
Solo ora comincio a comprendere quanto sono fortunata. Solo in alcuni momenti, mentre guidando perché ne ho le capacità, sotto un cielo azzurrissimo e campi di girasoli alla mia destra che posso ammirare perché vedo bene, ascoltanto la  mia musica preferita grazie al fatto che ci sento bene, e cantando grazie al fatto di avere la forza della voce, sentendo il vento tra capelli sani e folti grazie al fatto di non aver dovuto mai fare terapie contro malattie orribili, sentendomi Viva come non mai; solo ora comincio a capire.  E mi sembra uno spreco immane non potermi godere ogni tramonto, ogni alba, ogni luna piena, ogni attimo di condivisione con un'amica, ogni abbraccio di coloro che Amo.
E so che verranno giorni bui, e momenti in cui vorrei scomparire e non sentire né vedere nulla. Ma per ora à la Vita che bramo, con impellente desiderio.

venerdì 23 luglio 2010

Bonjour!

Adoro la colazione. Adoro la lentezza del mattino, il latte freddo, il profumo del caffé.
Consiglio questa canzone al mattino, preferibilmente a colazione, per aumentare notevolmente la dose di buonumore quotidiano.

D'l'amour, d'la joie, de la bonne humeur, c'n'est pas votre argent qui f'ra mon bonheur, moi j'veux crever la main sur le cœur
Allons ensemble, découvrir ma liberté, oubliez donc tous vos clichés, bienvenue dans ma réalité.
[Zaz, Je Veux]

giovedì 22 luglio 2010

Epigramma

Verso l'interno
si volge la via misteriosa.

I mondi dell'eternità
Sono in noi o da nessuna parte.

[Novalis - Barone Friedrich von Hardenberg]

martedì 20 luglio 2010

Joy

A volte, rarissime e magiche volte, non c'è nessun motivo apparente per avere un tuffo al cuore di gioia. Per sentirsi parte di un incantesimo d'Amore universale, come sotto effetto di qualche droga potentissima.
A volte, basta sapere di essere pensata, ricordata, desiderata. Basta sentire di avere un piccolo posticino, in questo mondo, che la mia presenza crea una differenza tra il nulla e l'esserci.
Spesso ho desiderato il nulla. Oggi no. Oggi voglio essere quel puntino tempestoso, testardo, caparbio, zampillante, iridescente, collerico, appassionato, mutevole. Per me, soprattutto. E poi per tutti quelli che ho incontrato e incontrerò durante il viaggio.

Pace non trovo e non ho da far guerra
e temo, e spero; e ardo e sono un ghiaccio;
e volo sopra 'l cielo, e giaccio in terra;
e nulla stringo, e tutto il mondo abbraccio.
[F. Petrarca]

venerdì 16 luglio 2010

Body Language

Potermi permettere e soprattutto desiderare oggi, dopo dieci anni e più in cui mi vergognavo terribilmente di farlo anche a causa dei 12 chili in più e molto probabilmente dell'insicurezza che pesava molto più del grasso in eccesso, di  indossare un bikini-inissimo taglia S, che se esistessero ancora degli Uomini che ci capiscono di Donne susciterei parecchio.

giovedì 15 luglio 2010

Enjoy the Silence

Restare a piedi nudi sull'erba del giardino, meravigliata dallo splendido cielo terso di questa notte d'estate, ad osservare il quadro infinito creato dalle migliaia di stelle luminosissime.
Poter avere un posto da dove poter guardare le stelle.
Poter avere un momento di silenzio e godermi lo spettacolo con la capacità di meravigliarmi ancora, e sempre.

martedì 13 luglio 2010

Epifania 4

Mentre cammino per le basse colline che attorniano casa mia, uno stormo di gabbiani sopra la mia testa, che volteggia senza apparente altro motivo che oziare lasciandosi mollemente galleggiare nella brezza del tramonto. E mi sembra di sentire nei loro garruli versi : " ehi, andiamo a farci un giro in collina, che fa più fresco? che palle, tutto il giorno al mare! Magari ci facciamo anche una birra sulla strada, che dite? OK! batti cinque ( beh...insomma...tutte quelle piume lì)" E tra di essi ce n'è qualcuno che tenta di sedurre una bella gabbianella appena unitasi al gruppo, esibendosi  planate magistrali e decolli degno di Cruise in  Top Gun.
Ecco come decenni passati a guardare Looney Toones, Muppet Show e Animaniacs possono lasciare il segno su una mente già propensa a fantasticare, immaginare, abbellire, drammatizzare, ironizzare su tutto.
Ecco come comincio a pensare: "però, che fortuna, poter essere capaci di farlo" . Non è chissà quale talento, lo so, conosco persone che sanno fare molto meglio. E non lo so raccontare neanche tanto bene.
Ma a me è bastato, e più di una volta, per non sprofondare nella disperazione più nera.
Per cui ringrazio, ancora una volta, di possedere ANCHE questo  dono.

lunedì 12 luglio 2010

Un pomeriggio perfetto

A rischio di essere monotona, MARE!!
Il mio più grande amore, da sempre, il mio elemento naturale. Se credessi nella rincarnazione, sicuramente nella vita precedente, o in una delle tante, o in tutte, sono stata una creatura marina - non arrivo a dire sirena -  se non delfino, almeno cernia di scoglio. Non dico "cozza" non per timore di sberleffi, che cozza non sono, ma perché amo troppo nuotare sopra e sott'acqua per pensare di poter essere rimastae ferma attaccata ad uno scoglio per tutta una vita.
Comunque, grazie al fattore C ed alle persone gentili, posto auto e parcheggio trovati al volo e gratis di nuovo. Le ultime nuvole che al mattino avevano ingrigito la spiaggia sono scomparse del tutto nel pomeriggio lasciando il cielo terso e soleggiato perfetto di luglio, una brezza leggera che evitava l'afa, il mare tiepido ed accogliente come braccia amorevoli, vedi sopra.
Cambio veloce e pizza gustata orgogliosamente da sola, in terrazza, con vista mare mozzafiato ed un sole rosso che ci si è tuffato dentro lentamente.
Guidare di notte verso casa, con i capelli ancora umidi e salati, una canzone nell'anima, la consapevolezza di essere fortunata e potermi godere un giorno in totale libertà, senza un pensiero al mondo se non quello che, come sempre, va alle persone lontane e vicine che fanno ed hanno fatto della mia vita un caleidoscopio colorato e luminoso.

giovedì 8 luglio 2010

Epifania 3

"Era la sensazione che la realtà fosse sottile.
Io credo che sia sottile, sapete, sottile come il ghiaccio sul lago dopo il disgelo, e noi riempiamo la nostra vita di rumore e luce e azioni per nascondere a noi stessi quella sottigliezza."  [ S. King, Mucchio d'ossa]

mercoledì 7 luglio 2010

Leisure Moments

Tornare a casa, abbastanza fresca rispetto alla la canicola di fuori che mi ha oppresso per tutto il giorno, e poter restare un'ora sdraiata sul divano, con le gambe gonfie come pagnotte poggiate sul cuscino, a sorseggiare fresco succo di frutta. Musica rilassante di sottofondo, telefono staccato. Non voglio parlare, non voglio ascoltare altre parole. Per oggi, basta.
La ventola al centro del soffitto che crea una leggera brezza, come nei peggiori motel nei film di serie C americani ( però la mia è high-tech, in plexiglas e con i led blu che emanano una leggera luce extra-terrestre sul soffitto, pertanto molto figa) , gli occhi chiusi a godermi questo piccolo piacere.
Un momento per me, soltanto per me, prima di altri impegni, cose da fare, roba da stirare, piatti da lavare, notti da sudare, desideri brucianti di amori lontani da sognare.

domenica 4 luglio 2010

Saturday

Trovare parcheggio al mare, il primo sabato di luglio, dopo soltanto un giro di ricognizione. Oltretutto il signore che mi ha lasciato il posto mi ha anche regalato il biglietto per il parcheggio valido per tutto il giorno. Un gesto di gentilezza che mi ha commosso, come sempre su di me ha lo stesso effetto tutto ciò che spontaneamente è dono e riguardo, ancor più verso un estraneo.
E poi mare, mare, finalmente la temperatura giusta.
Far svolazzare i capelli umidi e salati al vento del finestrino aperto, tornando a casa, canticchiando una canzone, con la lieve gradevole spossatezza  che una giornata di sole e nuotate lascia nella testa, nelle gambe, nelle braccia.

sabato 3 luglio 2010

Friday

Una cena in una città nuova, un posto nuovo, con donne, amiche, nuove. Allegre, aperte, intelligenti, con le quali è facile andare d'accordo, sincere, luminose.
Contrattempi risolti, la macchina in prestito, alla stazione di servizio alle due di notte cercare per  che mi ricorda tanto mio nipote aspetta il suo turno, in silenzio, sorridendo senza lamentarsi né dare segni d'impazienza.
Tornare a casa tardi, sentirmi leggera, sentirmi bene. Addormentarmi in pace, sola nel mio letto, la ventola che rinfresca un'aria altrimenti troppo calda.
Pace.

giovedì 1 luglio 2010

Epifania 2

Basta trovare scritta una parola, una semplice breve frase.
E comprendo profondamente che tutto l'Amore dato non è mai stato perso. Che la scia del suo profumo, il calore del suo fuoco non si è mai spento, né lo sarà mai.
Che i meravigliosi, terribili, ricordi rimarranno dentro me e dentro chi ho amato e amo, per sempre.
Ed allora forse tutto ciò che mi è sempre sembrato senza senso, tutto il caos in cui spesso mi sembra essere avvolta come da un cielo grigio e nuvoloso, improvvisamente si squarcia lasciando passare un raggio di sole che illumina la mia strada e crea un senso al mio lieve passaggio su questa terra.
Che tutto il dolore e la rabbia ricacciata in un angolo, gli ostacoli e le difficoltà superati, le delusioni e l'amarezza, i salti temporali, i chilometri percorsi, tutto ciò che è stato pensato e fatto per poter continuare ad amare, che tutti gli attimi fuggevoli di felicità donati e ricevuti non sono stati vani.
Brilla, luce. Brilla ancora.

mercoledì 30 giugno 2010

Anima

Trovare anime affini quando meno te l'aspetti.
Donne forti, donne che stanno da sole ma non sono sole. Donne che sognano l'Amore. Che non si accontentano. Che aspirano a qualcosa di grande ed importante, che hanno progetti e amano ballare, che piangono sempre sul finale di Colazione da Tiffany. Che non danno importanza alle prime rughe, se non sono belle come modelle da copertina. Perché la luce che brilla nei loro occhi, nei nostri occhi, la fiamma che la accende dal fondo dell'anima, è essa stessa essenza e fonte di bellezza.
Nessun Principe Azzurro da attendere. Solo tanta strada da percorrere, incotrando persone belle, persone che ci faranno soffrire, persone da abbracciare, persone da amare con passione e senza risparmiarsi, persone divertenti, odiose, raccapriccianti, grette, solari, intelligenti, magiche. E noi impararemo qualcosa da tutte loro, ogni giorno, lungo questo cammino. E diventeremo, sempre più, Donne.

domenica 27 giugno 2010

Luci della ribalta

Ed ecco, il buio. Ecco, la musica che lentamente sfuma. E poi ci sono solo io, al centro del palcoscenico. Silenzio. Le mani, le gambe, le ginocchia che tremano. Ma la voce no. Quella è ferma e sicura, so cosa voglio dire, cosa voglio trasmettere a tutte quelle persone, sconosciute, che stanno guardando tutte e solo me. Mi sento bella, forte, sicura. E tutto fila via liscio, le emozioni fluiscono da me a loro, non sbaglio una parola, mi godo le pause.
E vorrei restarci ancora, vorrei dire ancora cose, far sentire ancora emozioni. Ma poi ci sono altri, miei compagni nella paura e nella tensione, tutti bravissimi, la gente applaude, ride, si commuove. E poi tocca di nuovo a me: stavolta il cervello mi si annebbia per un attimo ed allora salto una parte, ma nessuno se ne deve accorgere, ed infatti nessuno se ne accorge. Ritrovo la calma verso la fine. Ed anche se non è stato perfetto, va bene. Farò meglio la prossima volta. Ho imparato ad essere più indulgente con me stessa, anche grazie al teatro, al mio magnifico insegnante, alle persone  fantastiche che ho incontrato quest'anno.
E poi baci, abbracci, entusiasmo, sorrisi. L'adrenalina che si scioglie nel sangue rendendoci euforici. Tutti stravolti e felici, tutti avvolti da una sfera di energia palpabile e fortissima.
Emozioni. Di questo io vivo. Solo di questa droga ho bisogno.

sabato 26 giugno 2010

Sorpresa

Bellissima, inaspettata. Rose bianche per me. Per il mio debutto di domani.
Mi sento unica. Sono unica. Sono io, sono una rosa con un miliardo di spine, qualche foglia secca. Ho bisogno di infinita dedizione, moltissime cure, ostinata pazienza, impavida determinazione per poter rimanere rigogliosa, aprirmi, profumare.
Ma, diavolo, che petali meravigliosi posso sfoggiare, di infinite sfumature di colore, a chi ha il coraggio, il desiderio di attendere, lo sguardo attento di chi va oltre l'apparenza.

venerdì 25 giugno 2010

- 36 h.

Impegnarsi, mettercela tutta, andare da una parte all'altra della città per provare e riprovare, per una cosa che in realtà all'esterno dura solo pochi minuti. Ed alla fine essere stanca, ma felice di averci messo così tanto di me, così profondamente, di aver fatto  tutto il mio meglio per esserlo.
Desiderio di stare lì, sul palcoscenico, con le luci addosso, solo io. Soltanto la mia voce nel silenzio, tutti gli occhi puntati su di me.
Terrore ed entusiasmo, paura di sbagliare, farfalle nello stomaco, gola secca, tremito nelle mani, speranza. Come le ore antecedenti il primo appuntamento con colui che ami da tanto, troppo tempo per poterti permettere il minimo errore.
In quei brevi istanti sarà emozione intensa come mare in tempesta, un  vulcano che esplode .
Fuggevole ed eterea, come tutte le cose belle, come tutte quelle che danno la felicità.

giovedì 24 giugno 2010

Epifania 1

Il sole che spunta sotto le nuvole per creare uno splendido tramonto, una canzone che mette in pace con il mondo: questa , camminare e ad ogni passo sentire la stanchezza, il nervosismo, la nebbia addensata in testa durante tutto il giorno uscire e volare via nel vento. Aprire le braccia a questo sole ritrovato, alle persone nuove incontrate per strada durante questo lungo anno di solitario viaggio, a quelle - speciali, uniche -  ritrovate dopo anni, a quelle che in realtà non avevo mai perduto, persino a quelle che mi odiano. Sentirle vicine e care come non mai,. Sentirle indispensabili, tutte, tutte quante, ognuna un tassello del complicatissimo puzzle che è la mia vita.

mercoledì 23 giugno 2010

Abbracci

Spontanei, di slancio, senza pensarci troppo. Manifestazioni di stima ed affetto sincero dai miei "bimbi" adottivi, teatranti compagni di avventure, paure, entusiasmi.
Dopo una giornata tetra di mal di testa ed ansia e, nuovamente, troppo piena di cose stupide da fare, scrivere, problemi da risolvere, un fresco respiro che sa di margherite, tulipani e grano .
Un  limpido rigenerante torrente di emozioni che riescono a travolgermi con il loro oltrepassare tutta  l'ipocrisia ed il cinismo del mondo. Grazie.

lunedì 21 giugno 2010

Quiete

Sono stati giorni intensi, emozionanti, nevroticamente esausti di impegni e pensieri. Sono stati giorni di temporali , con un vento gelido che sembrava spiazzato quanto noi di essere qui, a farci venire la pelle d'oca, a rubare tempo e spazio e colori alle sere che dovrebbero appartenere ai tramonti infiniti e dei grilli in amore tra i cespugli di gelsomini, dl calore umido che si alza dalla terra e rende la pelle scintillante di rugiada nella notte. E' stata una sera di paura e rabbia, attesa e cameratismo con donne allegre, vivaci, frizzanti. E' stata magia sul palcoscenico per quei pochi minuti, con le luci ad abbagliare lo sguardo, soltanto gli applausi a rivelare il pubblico partecipe. Ed ora un pò di quiete, assaporare rosse ciliegie, fino al prossimo temporale.

domenica 20 giugno 2010

Tempo

Dormire raggomitolata tre le fresche lenzuola, mentre il rumore della pioggia e dei tuoni in lontananza cullano i miei sogni del sabato mattino. Poter riprendermi il tempo per me, per oziare finalmente. Far colazione-pranzo con pane e Nutella guardando una puntata di Breaking Bad in camicia da notte e vestaglia, e con calma prepararmi alle prove finali per lo spettacolo di teatro ormai imminente che non vedo l'ora di mettere in scena, tra ansia, paura, entusiasmo, gioia di sapere che altre persone speciali vivranno le stesse emozioni con me, nello stesso istante.
E la sera, ascoltare ed abbracciare un'amica che ha bisogno di sfogarsi e di raccontarmi il suo desiderio di liberazione, giustizia, riscatto. Tra le luci intermittenti ed il frastuono della musica, vederla ballare in un attimo tutto suo di felicità. Oltre al dolore, oltre la frustrazione, scorgere nei suoi occhi ancora quella luce, quella luce che sono le persone speciali posseggono.

venerdì 18 giugno 2010

Serendipity

Dopo l'ennesima giornata eccessivamente stancante ed impegnativa, avere una persona che ti vuole bene e che ruba minuti alla sua giornata impegnativa e stancante per andare a comprare un bellissimo mazzo di girasoli e profumatissimi enormi candidi gigli, simbolo dell'estate e della gioia pura.
Piatti colorati e freschi per cena, poter trovare attimi di serenità e silenzio oltre tutti i miliardi di pensieri che si aggrovigliano nella mente, sotto un cielo blu scuro reso terso e fresco dal vento della sera.

mercoledì 16 giugno 2010

Home Sweet Home

Mentre non c'ero, i miei nuovi ibiscus rossi sono sbocciati! Come a  darmi il bentornata a casa, e salutarmi con il loro sfacciato dipanarsi e tendersi verso il sole.
Il mio cuscino, il mio materasso.Che splendida sensazione poggiare il mio corpo ed il mio capo stremati ed assaporarne le forme familiari e la morbidezza, farmi abbracciare e ritrovare il sonno che bramo da giorni.
Ecco, finalmente, Casa.

domenica 13 giugno 2010

Contatto

Conoscere finalmente dal vero persone con le quali ho sempre soltanto scambiato email o parole al telefono e scoprirle molto diverse da come le immaginavo. Raccontarsi vicendevolmente attimi e valori importanti delle proprie vite in uno spazio di tempo ridotto, trovarci d'accordo su molti punti, come se ci conoscessimo da anni.
Una cena rilassante in un posto carino, con una brezza serale ristoratrice finalmente, dopo una giornata noiosa e caldissima, durante la quale ho potuto parlare la mia amatissima lingua inglese con inglesi veri e ridere, scherzare amabilmente con persone molto diverse da me e tra loro, senza farsi troppe paranoie sui ruoli e sulle maschere da indossare.  Fragole con panna.

sabato 12 giugno 2010

Pensavopeggio

Il viaggio è andato più liscio di quanto pensassi, ed è stato più breve di quanto mi aspettassi.
Cena buonissima in ristorante di lusso, arredato magnificamente in rosso e bianco con camerieri solleciti e deferenti che versavano il vino un istante prima che fosse vuoto.
Sorbetti di frutta lasciati ghiacciare all'interno della frutta stessa, gustosissimi e rinfrescanti: un tripudio di fichi, mandarini cinesi, mini-ananas, mini-banane, noci, limoni, castagne. Ne avrei mangiati altri mille se il loro primato nella classifica dei cibi più buoni mai assaggiati nella vita non fosse stato insidiato da quadratini caloricissimi di torta tiepida al cioccolato fondente amaro, di una scioglievolezza estasiante che ha fatto dimenticare per qualche minuto persino tutta la stanchezza della lunga giornata.

venerdì 11 giugno 2010

Journey

Fare la valigia. Anche se per andare in un posto tutt'altro che entusiasmante, anche se in questo caso non è una mia scelta.
Amo fare la valigia: dissezionare ogni centimetro degli armadi e dei cassetti immaginando le diverse situazioni che affronterò e cercare gli abiti adatti ad ognuna, riscegliere e riscartare almeno un paio di volte tutto, fare di ogni cosa il formato mignon per occupare meno spazio.  Pigiare il tutto cercando invano di non far stropicciare gli abiti.
Fare "la lista" delle cose da portare, temendo ogni volta di aver dimenticato qualcosa di fondamentale a casa per poi accorgersi all'arrivo, quasi con sorpresa, di aver invece portato tutto. E molto più del necessario, dato che ogni voltaalmeno metà degli abiti restano inutilizzati. Però bisogna portare almeno 2 paia di scarpe, 2 borse, 10 paia di mutandine che non si sa mai...e quindi me ne vado incontro al destino con i miei 16 kg di valigia, felice e contenta.

giovedì 10 giugno 2010

Fiducia

Grazie di cuore a due persone gentilissime finora sconosciute, ma che spero di rincontrare,che guardando nei miei occhioni lucidi, spaventati e prossimi al pianto, hanno avuto fiducia in ciò che dicevo, hanno seguito il loro personale senso della giustizia invece della stretta regola e trasgredendo ad essa hanno evitato che una cosa da nulla si trasformasse per me in una serie di catastrofici eventi.
Grazie per avermi permesso di dormire, stanotte.

mercoledì 9 giugno 2010

La Sfida

Diventa davvero tale quando dopo un'altra giornata caldissima ed impegnativa ( senza aria condizionata perché non funzionante, ovviamente) in ufficio, mentre vai dal meccanico per sapere di quanti Euri sarà l'esborso per mettere a posto l'auto, fai uno stupidissimo incidente con torto ( ovviamente!) , dopo averne schivati almeno 3 mortali al giorno per anni, nella stragrande maggioranza dei quali erano gli altri guidatori a creare il rischio. Con relativa denuncia poiché, naturalmente, l'unica persona che soffre di mal di schiena, cervicale e quindi più soggetta al colpo di frusta del normale, la trovo io in questa situazione.
Nulla di grave, non ci siamo fatti nulla di grave, io soprattutto. E la frase "l'importante è la salute" ritorna...Però la mia salute mentale sta accusando seriamente tutti i colpettini che da ogni lato arrivano.
Quando il gioco si fa duro...ed allora invece di raggomitolarmi e mettermi a frignare come vorrei fare in questo momento, rispondo con l'ironia espressa molto meglio di come io potrò mai fare, di un film geniale, con la speranza che un giorno riderò di tutto questo: Magnolia - coincidenze

martedì 8 giugno 2010

I Will Survive

Riuscire a sopravvivere ad una giornata faticosa.
Riuscire a fare il mio lavoro bene anche se la mia mente ed il mio corpo avrebbero voluto essere da tutt'altra parte, possibilmente spalmata sulla sabbia a godermi questo bellissimo clima di sole e di vento.
Riuscire a non mandare a quel paese nessuno, anche se la voglia è tanta.
Riuscire a portare a termine una coreografia anche se le energie sono al minimo.
Riuscire a ridere comunque, a non arrendermi alla stanchezza, allo sconforto per l'auto che è di nuovo da portare dal meccanico, al pensiero dei prossimi giorni e mesi che si prospettano terribilmente faticosi ed impegnativi.
A godermi i pochi attimi di serenità, le carezze al gatto adottato che si acciambella sulla mia sedia sdraio in giardino, le chiecchiere con i ragazzi del corso di ballo nella serata finalmente fresca, le pagine di un libro scorrevoli e piacevoli prima di addormentarmi.

domenica 6 giugno 2010

WE

Ops! Sono rimasta in arretrato di ben tre giorni. Conoscendomi parecchio bene, non devo lasciare che questo accada altrimenti mi ritroverei un'altra volta a lasciare qualcos'altro di incompiuto, un altro progetto abbandonato. E non posso. Stavolta non voglio e non posso permettermelo.
Comunque ho preso appunti mentali ogni giorno, per cui riassumerò:
Venerdì: oggi è stato davvero difficile trovare un momento positivo, tranne il fatto che fosse, appunto venerdì, e ci fosse un clima meraviglioso ( ma non posso sempre mettere "SOLE!" come elemento di felicità, troppo facile, soprattutto d'estate). Ma alla fine, verso sera, ho incontrato un ragazzo gentile e simpatico di un negozio nuovo,  presso il quale ho trovato una bellissima tazza con gatto, con il quale chiacchierare e che mi ha dato 10 anni meno della mia età, per cui SI' , è stata una bella mezz'ora!
Sabato: mattino difficoltoso, tra giramenti di testa per il caldo e l'attesa di un'ora davanti al meccanico. Pomeriggio positivo, tra prove per il saggio di recitazione di fine anno che sono andate bene e divertenti, una lunga chiacchierata multi-generazionale con persone intelligenti e sensibili, e scoprire che tra me ed una ragazza dolcissima e bellissima con 23 anni di meno le differenze non sono poi così enormi: stesse paure, desideri, entusiasmo, sogni, voglia di essere ed avere qualcosa di speciale, nella vita.
Domenica: Mare, mare, mare! Nemmeno una nuvola in cielo, tanta coda sulla strada ma, oltre a tutto questo, una bellissima giornata rilassante e senza i soliti, troppi, pensieri. Problemi che mi sembravano insormontabili e affliggevano la mia mente venerdì, stasera mi sembrano molto meno gravi.
La pelle che brucia leggermente, la sensazione fresca e familiare della doccia per togliere via il sale, il profumo della crema al cocco doposole che ricorda vacanze, estate, momenti di totale spensieratezza passati.

venerdì 4 giugno 2010

Una giornata particolare

L’aria condizionata in ufficio funziona di nuovo, grazie ad altri tecnici competenti, solerti e gentili che ci hanno lavorato per tutta la mattina. Grazie di cuore alle persone che sanno e ci tengono a fare bene il proprio lavoro.

E poi trovare il coraggio di andare oltre l’orgoglio, le apparenze, le reazioni scontate, e fare un gesto incauto ed irragionevole, cercando di rendere lievemente meno spiacevole lo sconforto di una situazione già difficile e complicata.  Dividere un gelato al cioccolato fondente buonissimo con una persona speciale, godendosi semplicemente il momento, la luce magica del tramonto rosso fuoco, l’aria fresca della sera, il temporale, il profumo dei gelsomini che si alza a glorificare l’estate imminente.

giovedì 3 giugno 2010

Fiesta

Se non bastasse il fatto che di mercoledì non si lavora a rendere una giornata intrinsecamente positiva, c'è dell'altro.
C'è che mentre andavo in auto al mare, sperando che quelle minacciose nubi grigie venissero portate via dal vento lasciando scoperto uno splendido sole, mi si è rotta la ventola ( di nuovo?!? Ricordarsi di litigare con il meccanico) ed allora, come da stereotipo più banale che possa esistere e che ricorda molti film con Edwige Fenech e simili, eccomi lì: una donna che osserva sconsolata dentro il cofano aperto in pantaloncini bianchi e maglietta, mentre almeno quaranta auto passano accanto insultandomi con lo sguardo o con gesti perché mi sono fermata proprio lì. Come se l'avessi scelto io, il preciso momento in cui la lucina rossa della temperatura del motore si è accesa. E poi attendo che si raffreddi. Ormai so come funziona, anche se il panico e già sceso nelle gambe. E finalmente appare un uomo gentile, con un ombrello bianco e blu, che si ferma e mi chiede se voglio aiuto. Senza provarci e senza pensare di sapere tutto di motori: le due cose insieme sono già un miracolo per un uomo, anche senza aggiungere il fatto che sia andato a comprare delle bottiglie d'acqua apposta per poter rabboccare il serbatoio del radiatore e non rischiare di rimanere ferma di nuovo al ritorno.
Ovviamente in tutto questo comincia a piovere - no, a diluviare - ma anche questo è perfettamente utile allo scopo, che se ci fosse stato caldo e sole sarei rimasta almeno altre due ore, lì ferma, ad aspettare che il motore si raffreddasse. Sono tornata a casa, sotto la pioggia, sana e salva, felice che al mondo esistano ancora persone così, che fanno qualcosa gratuitamente, che perdono mezz'ora del proprio tempo per aiutare qualcuno in difficoltà, e ho mandato un SMS per ringraziare, al quale mi è stato risposto, di nuovo, con gentilezza e discrezione.
Beh, il mondo è ancora un posto vivibile, dopo tutto.

martedì 1 giugno 2010

Giugno

Giugno sa di ghiaccioli portati in classe in scatole di cartone, di gelati al pistacchio prima di cena, di ciliegie, di erba umida e sudore, di papaveri e farfalle, di pomeriggi interminabili passati a giocare a pallavolo nei giardini sotto casa, dei primi baci tremanti che sanno di Big Babol ed inquietudine, del cloro della piscina vicino casa che è troppo presto per andare al mare, della prima minigonna portata con vergona su gambe troppo pallide, di pantaloni bianchi, di canzonette le cui note arrivano in strada da finestre spalancate, di scarpe da danza logore da gettar via dopo il saggio di fine anno, di sere passate a sussurrarsi turbamenti e desideri di amori impossibili con l'amica del cuore, dal balcone di fronte o sulla panchina in cortile, finché la notte non avvolge anche l'ultima sfumatura di indaco in cielo. In giugno ogni ricordo è suono, profumo, colore. E tutto palpita.

lunedì 31 maggio 2010

Calore

Dopo la giornata più calda - finora - dell'anno, tornare a casa e togliersi le scarpe, sentire il pavimento fresco sotto i piedi, l'erba alta del giardino. Fare una telefonata ad una madre che, quando smette di fare la mamma, è un'amica, una donna intelligente e comprensiva, a volte testarda nelle sue convinzioni, con cui confidarsi e con la quale parlare apertamente di sentimenti, di turbamenti, di paure e di speranze di Donna. Pensare che forse sono io che mi sono sempre comportata troppo da figlia bisognosa di attenzioni e di  aiuto, senza concedere a quella sua parte la libertà di esprimersi. E' facile diventare viziata quando sai che qualsiasi cosa succeda, qualsiasi cosa tu faccia, di là ci sarà sempre la porta aperta. Sempre.
Crescendo, ascoltando, invecchiando, litigando fuoriosamente, ho imparato che le devo molto di ciò che sono,  molto di ciò che so di non voler essere, molti valori che restano scolpiti nella mia anima ed altri che ho deciso di abbandonare per strada.
La stella più luminosa che mi sorride laggiù stasera è tua, mamma.

domenica 30 maggio 2010

Sunday Bloody Sunday

Ed alla fine, dopo una giornata particolarmente difficile, con un grumo di emozioni sempre fermo in gola, lì all'altezza della fossetta del giugulo, per tentare di dileguare il quale a nulla è valso passare l'aspirapolvere, mettere in ordine i cassetti ordinando le magliette per colore, pulire a fondo i coprifuochi e griglie del piano di cottura, versare il viakal a litri ovunque possibile nei bagni - tutte cose che di solito riescono a darmi l'apparenza di avere un certo controllo della mia vita e quindi a stare meglio; ma non oggi, non a Maggio, non con questo caldo e questo profumo nell'aria - trovare un gatto che miagolando richiede  le mie carezze e si raggomitola sul mio zerbino, farmi accarezzare i capelli ancora bagnati dal dolce fresco vento della sera con la luce dorata del tramonto negli occhi; il lieve profumo del basilico del mio orto.
E sentire quel grumo che si scioglie lentamente e scende, dalla gola, al cuore, alla vene, ai polsi e diventa abbraccio al mondo, a ciò che succederà, alle persone che incontrerò, ai ricordi più belli, a chi mi Ama.

Briciole

Un caffé buonissimo e due chiacchiere amichevoli con l'anziano proprietario, tra il profumo inebriante di pasticcini che sa di festa.
Una persona appassionata ed innamorata della propria arte che prova piacere nel condividerla con altri, la cui energia si è trasmessa in me e mi ha reso luminosa.
Camerieri gentili ed efficienti in un ristorante mai provato prima, un' interessante scoperta ed una piacevolissima serata.
Ricevere un complimento da un ragazzo che potrebbe essere mio figlio, e da uno che potrebbe essere mio padre, nello stesso giorno.
Una temperatura meravigliosa, fatta di sole e di vento, che mi ha ricordato la Spagna.
Vedere il nascere della luna gialla ed enorme dietro le colline.
Piccoli frammenti che rendono questo sabato speciale e diverso. Rendono me Felice di averlo vissuto.

venerdì 28 maggio 2010

Virtù

La capacità ed il coraggio di indignarmi di fronte alla maleducazione, di dibattere con sincerità, di dissentire da opinioni altrui, di mostrare apertamente rabbia per affermazioni offensive e nate dall'ignoranza o da stupidità cosciente, fregandomene del rapporto, comunque falso e superficiale, che potrei eventualmente rovinare.
Non lasciar correre, non chiudere occhi e orecchie davanti a ciò che mi disturba, non lasciarmi intimidire dall'ostentata superiorità intellettuale in realtà inesistente.
L'indignazione è una virtù che ho piantato e cresciuto dentro di me fin dall'infanzia, e che voglio assolutamente conservare in me come un gioiello prezioso, seppure spesso faticoso da portare.

mercoledì 26 maggio 2010

Falling in Love

Il mio viso illuminato solo da una luna piena che si affaccia tra nuvole disegnate nel cielo blu e terso di piena primavera, mentre canto nella testa una canzone dolce, malinconica e piena di speranze, scopro con gioia che dopo tutti questi anni a cercare nevroticamente la perfezione, a maledire errori di valutazione e scelte sbagliate, a rimpiangere frasi urlate in faccia a chi non se le meritava e parole non dette a persone cui avrei dovuto, finalmente sto cominciando ad innamorarmi. Di me.

Rarità



Ci sono ancora persone che perdono due ore di notte per raccattare un gatto randagio investito da un'auto, che fanno di tutto per salvarlo, o almeno per farlo morire degnamente. Nonostante la lunghissima giornata di lavoro alle spalle ed un'altra altrettanto difficile in attesa dopo sempre troppo poche ore di sonno. Nonostante le istituzioni rendano quasi impossibile portare a termine una buona azione .
Persone che guardando dentro quei occhi terrorizzati che implorano aiuto, sanno ancora piangere.

lunedì 24 maggio 2010

Scoperte

Scoprire che alcune persone care che temevo aver perduto sono invece più vicine di quanto pensassi.
Che ciò che ho donato loro, ciò che io sono, non si è perduto nel vento impetoso del tempo.
E che esistono persone gentili, zelanti e solerti nel proprio lavoro, tra cui il tecnico della  mia caldaia che ha fatto in modo che stasera non mi facessi la doccia con l'acqua gelida.

domenica 23 maggio 2010

Una ragione per ogni cosa

Grazie a tutta l'acqua scesa giù nei giorni precedenti e tanto odiata, che ha lasciato il posto a splendide giornate di sole, i miei gelsomini sono fioriti, e sull'unica pianta di limone sopravvissuto a 5 inverni di gelo è spuntato il primo fiore.
Per me questi sono sempre miracoli, tutte le primavere. Che il mio giardino è un pò allo stato brado, lascio fare alla natura senza dare pesticidi o fertilizzanti, non poto gli alberi, soltanto taglio l'erba e dò una sforbiciata alle siepi ogni tanto, ed innaffio quando non piove da troppo tempo.
E quindi, grazie gelsomini, che crescete ogni anno senza nessuno sforzo e che rendete meravigliose le lunghe sere arancioni e dorate, con il vostro profumo inebriante e delicato che sa di Maggio e di caldo e di promesse d'Amore e che preannuncia l'amatissima estate.

sabato 22 maggio 2010

Presenza

"Quando andai a salutare vidi che era ritornata sul viso di Gatsby l'espressione stupita, come se gli fosse nato un lieve dubbio sull'entità della felicità presente. Quasi cinque anni!  Perfino in quel pomeriggio dovevano esserci stati momenti in cui Daisy non era riuscita a stare all'altezza del sogno, non per sua colpa, ma a causa della vitalità colossale dell'illusione di lui che andava al di là di Daisy, di qualunque cosa. Gatsby vi si era gettato con passione creatrice, continuando ad accrescerla, ornandola di ogni piuma vivace che il vento gli sospingesse a portata di mano. Non c'è né fuoco né gelo tale da sfidare ciò che un uomo può accumulare nel proprio cuore." [Il grande Gatsby, F. Scott Fitzgerald]

Oggi, mentre distesa sulla spiaggia con il rumore della risacca che più di ogni altro suono al mondo ha la capacità di riportarmi dentro me stessa ed in armonia con l'Universo, il sole che riscaldava la mia pelle portandosi via tutta l'umidità e il freddo dei mesi passati, quel sole non era solo semplicemente un astro, non era lì per tutti.
Era lì per me. Era lì per inondarmi d'Amore. Era l'Amore delle pochissime persone che mi amano davvero. Persone lontane, persone cui ho la fortuna di poter confidare i più intimi segreti, persone passate, persone che mi hanno attesa per anni, e che forse ancora mi attendono. Persone il cui ricordo o pensiero accompagna ogni mio gesto e momento e che mai dimenticherò.
Un amore molto terreno, difficile, contorto, irto di ostacoli e tranelli, occasioni sprecate, parole non dette. Un amore imperfetto. Proprio per questo ancor più prezioso.
Ed anche se stasera cenerò da sola, ed il mio letto sarà ancora vuoto, so che tutto questo Amore esiste, è lì per me, mi protegge e riluce nelle tenebre.

venerdì 21 maggio 2010

Piccoli Piaceri

Primo. E' il primo giorno che non piove per tutto il giorno dopo tre settimane; c'è il sole e fa, si spera in modo definitivo, il caldo da portoglistivaliarifareitacchidalcalzolaio , classica mansione di  una donna con centinaia di scarpe da far ripulire e rifinire dopo un inverno esageratamente lungo e stremante.
Inoltre cosa si può chiedere di più di una cenetta a base di gamberetti al curry e verdure e, per finire, un pò del gelato in assoluto più meraviglioso che esista, il MacadamiaNutBrittle di quelli lì che sembrano danesi e invece sono americani, che metterei solo a pari merito del DoubleCaramel di quellolì che sembra il nome di un sexy toy (e forse anche lo è), dopo essermi goduta un bellissimo film : Moon, con un Sam Rockwell ( che già amavo da Il Miglio Verde ) spettacolare, luci, tempi quasi perfetti, con una trama di per sé semplice e lineare, tagliata al minimo, spietato nella delicatezza in alcuni passaggi davvero toccanti.
Io saprei cosa chiedere di più. Fin troppo bene, lo so.
Ma stasera è Venerdì, il preludio del mio giorno preferito, del meritatissimo riposo. E' Maggio. Fa caldo. E domani, forse, potrò andare al mare.

Essere o non essere

...stupidi.
Soprattutto in campo lavorativo, mi trovo ad affrontare quotidianamente persone stupide. Ma non semplicemente ignoranti, o cui mancano proprio le possibilità mentali, che questo tipo di persone non mi permetto di giudicarle. Quelle che VOGLIONO fermamente essere e restare stupide. Quelle che non si sforzano di guardare un millimetro più in là di ciò che hanno davanti, che non provano a cimentarsi in cose nuove e diverse, che non si chiedono se, per caso, guardando due pagine più in là si possa trovare la risposta a ciò che, telefonandomi, stanno chiedendo. Quelle del "io sono così". Ecco, io questa frase non l'ho mai sopportata.
E se c'è una cosa, una soltanto che dovessi salvare di me ( e per fortuna non ce n'è soltanto una), sarebbe il mio costante bruciante desiderio, da quando ho memoria, di voler sempre oltrepassare la linea di confine che mi separa da ciò che non conosco, dal nuovo, dal diverso, da ciò che mi riesce difficile, incomprensibile, infattibile.
Oggi, sono proprio felice di non essere Stupida.
Inoltre ho trovato due paia di scarpe che mi stanno bene ed una borsa che fa pendant, il tutto con meno di 150 € , il che di questi tempi non è poco.

mercoledì 19 maggio 2010

By the way

Nonostante tutto, riesco ancora a ridere di gusto.
Nonostante tutto, amo ancora le persone, le qualità peculiari, le differenze, le imperfezioni.
Nonostante anche oggi abbia piovuto e la notte è fredda come a novembre, alle nove di sera c'era ancora luce ed un tramonto spettacolare, anche oggi, mi è stato gentilmente offerto.
Nonostante tutto, ancora, mi commuove starmene lì, incantata a guardarlo mentre la prima stella della sera nasce dietro le colline.

martedì 18 maggio 2010

Quando c'è la salute...

Sono sempre stata bene, io. Non ho mai avuto malattie serie, nemmeno quelle che si prendono all'asilo, neppure la febbre alta alta. Non ho un'influenza seria da starmene a letto da 30 anni, credo, più o meno. Ed è proprio per questo che per me la salute è sempre stata una cosa naturale e scontata. Me ne rendo conto solo quando, tipo domani, una persona a me cara e vicina deve sottoporsi ad un'operazione rischiosa e difficile, ed è terrorizzata all'idea di restare sotto i ferri. O quando vedo persone per cui è faticoso anche soltanto alzarsi da una sedia con le proprie forze.
Solo ora penso che è bello poter alzarmi ogni mattina, e poter lavorare ( sempre troppo, comunque) . E' bello poter correre per un'ora di seguito senza svenire, e sentire l'energia e la forza di ogni cellula che si muove e si agita per poter dare il meglio di sé.
Volendo potrei alzarmi, ora, ed andare a piedi fino all'uomo che Amo e che è tanto, troppo lontano. Ma potrei camminare per giorni e per notti e raggiungerlo, perché le mie gambe sono forti, il mio cuore anche, ed il fiato non mi manca, e le mie braccia sembrano fatte apposta per stringerlo forte.
E allora ecco una canzone che quando la senti non puoi non sentirti bene, anche se è stata una giornata storta e manderesti tutti aff... e hai litigato con la sorella con la mamma con il capo con il vicino con il gatto:
Alive and Kicking
Soprattutto se la ascolti mentre cammini, soprattutto se allarghi le braccia al vento e urli al mondo che tu sei VIVO, e porcaccia la miseria, che ci provino a convincerti che esiste qualcosa di più importante.

lunedì 17 maggio 2010

Elogio dell'elettronica #1

Ecco, io trovo fantastico che esista la tecnologia che mi consente di tenere quintali di musica in un cosino grosso come un ciondolo e che possa ascoltarla ovunque, con un paio di minuscole cosine da infilare nelle orecchie. Ho sempre amato le cuffie, fin da quando erano dei paraorecchie enormi che per metterle dovevi rovinarti per sempre la capigliatura e che se mettevi il berretto non potevi metterti le cuffie e viceversa. Questo poter isolarsi a proprio piacimento in un mondo fantastico e poi di nuovo tornare nella realtà, o fare finta di ascoltare la musica mettendo in pausa per ascoltare i discor della gente in treno, sull'autobus, per strada. O dissuadere potenziali rompipalle attaccabottone o maniaci semplicemente tirando fuori lo sguardo da "non è aria" insieme alle cuffie da cui esce magari un pò di sano Metal cattivo.
Trovo magnifico poter leggere i blog degli altri, che esistano i blogs e anche le communities e i forum ( ovviamente con tutte le dovute precauzioni, che se mett online una foto in minigonna ascellare mentre limoni pesante con il fidanzato di turno poi non ti aspettare che ti prendano seriamente o di restare anonima) , che esistano luoghi dove le persone distanti migliaia di chilometri possano confrontarsi, o semplicemente trovare qualcuno che la pensa come me, o dare un punto di vista delle stesse cose che sto vivendo completamente diverso. Penso che se quan'ero adolescente avessi potuto avere questa possibilità, sarei cresciuta molto meno convinta di essere la sola e unica brufolosa adolescente infelice sulla terra, o comunque LA PIU' infelice ed incompresa. Mentre ai tempi potevo confidare le mie paturnie solo con l'amica del cuore/fidanzata/sorella, e tutto il resto del mondo era il Nemico. Ma probabilmente non avrei dato molto peso al fatto che queste possibilità esistessero perché  sarebbero nate e cresciute con me e quindi naturali, come la terra e il sole e l'erba e la pioggia e i genitori scassapalle. Forse. Intanto penso che è bello poter condividere questo pezzettino del mio mondo con altre ( anche se poche, va bene lo stesso) che forse stanno pensando la stessa cosa, o forse l'esatto contrario; mentre fumo mezza sigaretta - per finta che non le so respirare io, le sigarette: mi piace il sapore che porta con sè il ricordo di baci bellissimi - guardando stelle che mi sembra non vedere più  da secoli e dando la buona notte ad una lucciola che sbatte, stordita dal freddo inusuale, contro le persiane della mia finestra.

domenica 16 maggio 2010

Magia

 A parte il fatto che tutte le volte in cui sono uscita ha smesso di piovere poco prima e ricominciato poco dopo essere rientrata. A parte aver speso dannatamente tanto per comprare libri, ma sempre comunque la metà di quello che avrei speso per un paio di scarpe e sicuramente con molti meno sensi di colpa. Serata piacevole a teatro, una compagnia improvvisata di ragazzi giovanissimi ma davvero bravi e coinvolgenti, che hanno messo passione e amore in uno spettacolo difficile anche per attori professionisti, con un risultato entusiasmante. Che gioia poter vedere l'adrenalina, la soddisfazione, la gioia di quei volti stanchi con il trucco quasi sciolto dal sudore, l'orgoglio, ancora oggi dove quasi tutto è virtuale e distaccato, di aver fatto sentire quel groviglio di emozioni a noi muti, incantati dalla magia, seduti in platea. Il teatro è magia.
E tornando cantare a squarciagola  Nobody's Wife in macchina ( la musica, come si potrebbe vivere senza?), sfrecciando veloce sulle strade lucide e nere di pioggia, sotto un il cielo terso dopo l'acquazzone potente e fragoroso di un'ora prima.
Ed ora sono qui, davanti a una tazza di latte, con una coperta di troppo, ad aspettare che la notte passi veloce sotto i miei occhi stanchi, nell'attesa di un altro giorno, di un altro attimo di gioia da ricercare tra i detriti e gli alberi abbattuti dal vento .

sabato 15 maggio 2010

Ma la notte

Giornata difficile, sonno incombente che mi ha costretto ad utilizzare il doppio delle energie per poter svolgere ogni piccola azione. Per un eccesso di scrupolo ho evitato una mezza catastrofe (commercialmente parlando) ricontrollando al volo un indirizzo di email che in effetti era sbagliato ( e in aderenza totale alle leggi di Murphy non uno "sbagliato" qualsiasi me LO sbaglio più grande che avrei potuto fare...Grazie omino scrupoloso del cervello, la cui voce a volte si innalza al di sopra di quelle di tutti gli altri abitanti e si fa udire. Mi hai risparmiato un lungo week-end di sensi di colpa e lacrime ( purtroppo sono una di quelle persone che prendono troppo a cuore il proprio lavoro, così come tutte le altre cose della vita).
Inoltre, serata serena e divertente di cena con lettura teatrale da parte di alcuni amici e conoscenti: buonissima la cena e piacevole la lettura. Discussione animata con un ragazzo molto intelligente e bello ( va bene, e ovvviamente fidanzato e troppo, troppo giovane ...).
Qui ho conosciuto una delle tante belle persone che, non per caso, gravitano intorno e dentro la mia vita in questo periodo. No, ci sono sempre state. Solo che ora VOGLIO accorgermene. Una "ragazza di mezz'età", bambina, sincera nello spirito e favolosamente spiritosa e vitale, con la luce negli occhi di chi desidera cogliere, ancora e sempre, nonostante e proprio a causa delle avversità e delusioni  passate, l'attimo succoso e splendente che passa veloce portando via con esso il nostro brevissimo Tempo.

giovedì 13 maggio 2010

Un posto - pubblico - al sole

Dopo aver atteso mezz'ora l'apertura dello sportello, passando da una stagione all'altra in modo anomalo come in un film, tra gocce di pioggia e vento gelido e sprazzi di sole brucianti come fuoco, all'interno dell'ufficio ho trovato infine un ragazzo carino e gentile in un ufficio pubblico ( e questo è, di per sé, già un piccolo miracolo) il quale mi ha inseguita per un breve tratto per strada mentre mi incamminavo verso l'auto, poiché che mi ero scordata di lasciare alcuni documenti molto importanti che sarebbero serviti allo scopo per il quale ero andata in quell'ufficio, in effetti.
Si vede che la gentilezza, unita all'abbiocco post-pranzo ed allo stordimento dovuto alle notti quasi insonni di questa settimana, mi aveva resa ancora più  svampita di quanto già solitamente sono.
Comunque, ti ringrazio, impiegato gentile e carino.
E poi, ha smesso di piovere.
Per un pò. Dopo ha ricominciato.
Però ha smesso.

mercoledì 12 maggio 2010

Piccole Grandi Donne

Nel pieno di un noiosissimo mercoledì pomeriggio in ufficio, un tempo indeciso oltre la finestra, appare alla porta una ragazza giovane, con occhi azzurrissimi e spaventati, per proporre una relazione commerciale: dopo due minuti mi sta raccontando la sua vita, le sue paure, le sue speranze, il senso di solitudine nel trasferirsi, per amore, da una grande città ad un piccolo paese. Il desiderio di fuggire via di corsa, il dolore che il mettere fine alla relazione provocherebbe, l'impossibilità o l'incapacità di decidere cosa fare, la somiglianza tra alcuni dei nostri percorsi, il mio piccolo consiglio dato con tutta la sincerità possibile, ci hanno unite per quei pochi minuti più di quanto mi sia mai sentita vicina a molti dei miei amici e parenti. Credo che la chiamerò, qualche volta, per parlarle. Potrebbe essere una meravigliosa sorella minore.
Nonostante i miei tredici miliardi di difetti, mi sono detta, mi piace la persona che sono. Soprattutto se penso che anche questo brevissimo incontro tra donne dolcissime e forti perse nel mondo possa aver cambiato la sua giornata come ha cambiato la mia.

martedì 11 maggio 2010

Sorriso rubato ad un libro geniale

- C'è una cosa che ti voglio chiedere, - disse Dough. - Hai un secondo? Metti che qualcuno ti offra una nuova personalità: accetteresti? Metti che qualcuno ti dica, Riprogrammerò per sempre il tuo hardware mentale in qualunque modo vorrai. Pagheresti per farlo? [...]
Il fatto che un filetto di salmone si stesse insinuando nelle sue mutande come una grossa tiepida lumaca sembrava strettamente connesso al suo cervello e alla serie di decisioni infelici che ne erano scaturite. Chip sapeva, razionalmente, che Doug l'avrebbe lasciato andare, e che forse alla fine sarebbe fuggito dall'Incubo del Consumo e sarebbe entrato nel bagno di un ristorante dove avrebbe tirato fuori il filetto e recuperato piene facoltà critiche - che prima o poi non sarebbe più stato in piedi in mezzo a gelati costosi con un pesce tiepido nei pantaloni, e che in quel momento avrebbe provato un enorme sollievo -, ma per adesso si trovava ancora in un momento precedente, molto meno piacevole, dal quale la prospettiva di un cervello nuovo sembrava proprio quello che ci voleva.
J Frenzen, Le Correzioni,2001.

lunedì 10 maggio 2010

Passeggiando

Dopo una mattina di cielo pumbleo e pioggerellina idiota che di lunedì è ancora più triste che negli altri giorni, nel tardo pomeriggio si è palesato in tutto il suo splendore il Maggio che attendevo da un anno intero, finalmente.
Approfittando del tepore e dell'inaspettato regalo, scappata via dall'ufficio e indossate le scarpe da ginnastica, percorrendo i miei sentieri usuali mi sono d'un tratto venute incontro distese di margherite gialle e campanule lilla che non c'erano fino a due settimane fa. Vicine tra loro e alternate in modo tale da creare la perfezione cromatica, danzavano insieme nella brezza, comprese nel verde brillante e rigoglioso dell'erba alta, nella luce perfetta poco prima del tramonto in primavera.

domenica 9 maggio 2010

Frammento di oggi - anzi due

1)Un signore molto gentile mi ha avvisata, dopo aver corso per prenderlo in tempo, che il treno su cui ero salita era quello sbagliato, perché sarebbe partito soltanto dopo un'ora. Ho perso il treno di prima ugualmente, ma la gentilezza gratuita mi ha commosso, come sempre.

2) Mentre attendevo il treno seguente, ho condiviso il racconto della sua vita ed una sigaretta con un signore che di giorno sta in stazione e che chiede spiccioli ai passanti, senza essere per questo barbone né ubriaco. Mi ha raccontato dei suoi fallimenti, della figlia, della nipotina e dei suoi viaggi per l'Italia di quando lavorava, ed io ho condiviso con lui alcune delle mie ultime esperienze dolorose. E d'un tratto la mia infelicità non mi è sembrata così insuperabile.