Scavare, mordere, graffiare con crudele determinazione sotto la superficie fino a trovare un frammento di felicità OGNI GIORNO. Vale tutto, senza limitazioni.


Se sei capitato qui tra milioni di possibilità, non è un caso. Quindi se vuoi lasciare la tua piccola impronta, questo sarà già per me motivo di gioia.






lunedì 31 maggio 2010

Calore

Dopo la giornata più calda - finora - dell'anno, tornare a casa e togliersi le scarpe, sentire il pavimento fresco sotto i piedi, l'erba alta del giardino. Fare una telefonata ad una madre che, quando smette di fare la mamma, è un'amica, una donna intelligente e comprensiva, a volte testarda nelle sue convinzioni, con cui confidarsi e con la quale parlare apertamente di sentimenti, di turbamenti, di paure e di speranze di Donna. Pensare che forse sono io che mi sono sempre comportata troppo da figlia bisognosa di attenzioni e di  aiuto, senza concedere a quella sua parte la libertà di esprimersi. E' facile diventare viziata quando sai che qualsiasi cosa succeda, qualsiasi cosa tu faccia, di là ci sarà sempre la porta aperta. Sempre.
Crescendo, ascoltando, invecchiando, litigando fuoriosamente, ho imparato che le devo molto di ciò che sono,  molto di ciò che so di non voler essere, molti valori che restano scolpiti nella mia anima ed altri che ho deciso di abbandonare per strada.
La stella più luminosa che mi sorride laggiù stasera è tua, mamma.

domenica 30 maggio 2010

Sunday Bloody Sunday

Ed alla fine, dopo una giornata particolarmente difficile, con un grumo di emozioni sempre fermo in gola, lì all'altezza della fossetta del giugulo, per tentare di dileguare il quale a nulla è valso passare l'aspirapolvere, mettere in ordine i cassetti ordinando le magliette per colore, pulire a fondo i coprifuochi e griglie del piano di cottura, versare il viakal a litri ovunque possibile nei bagni - tutte cose che di solito riescono a darmi l'apparenza di avere un certo controllo della mia vita e quindi a stare meglio; ma non oggi, non a Maggio, non con questo caldo e questo profumo nell'aria - trovare un gatto che miagolando richiede  le mie carezze e si raggomitola sul mio zerbino, farmi accarezzare i capelli ancora bagnati dal dolce fresco vento della sera con la luce dorata del tramonto negli occhi; il lieve profumo del basilico del mio orto.
E sentire quel grumo che si scioglie lentamente e scende, dalla gola, al cuore, alla vene, ai polsi e diventa abbraccio al mondo, a ciò che succederà, alle persone che incontrerò, ai ricordi più belli, a chi mi Ama.

Briciole

Un caffé buonissimo e due chiacchiere amichevoli con l'anziano proprietario, tra il profumo inebriante di pasticcini che sa di festa.
Una persona appassionata ed innamorata della propria arte che prova piacere nel condividerla con altri, la cui energia si è trasmessa in me e mi ha reso luminosa.
Camerieri gentili ed efficienti in un ristorante mai provato prima, un' interessante scoperta ed una piacevolissima serata.
Ricevere un complimento da un ragazzo che potrebbe essere mio figlio, e da uno che potrebbe essere mio padre, nello stesso giorno.
Una temperatura meravigliosa, fatta di sole e di vento, che mi ha ricordato la Spagna.
Vedere il nascere della luna gialla ed enorme dietro le colline.
Piccoli frammenti che rendono questo sabato speciale e diverso. Rendono me Felice di averlo vissuto.

venerdì 28 maggio 2010

Virtù

La capacità ed il coraggio di indignarmi di fronte alla maleducazione, di dibattere con sincerità, di dissentire da opinioni altrui, di mostrare apertamente rabbia per affermazioni offensive e nate dall'ignoranza o da stupidità cosciente, fregandomene del rapporto, comunque falso e superficiale, che potrei eventualmente rovinare.
Non lasciar correre, non chiudere occhi e orecchie davanti a ciò che mi disturba, non lasciarmi intimidire dall'ostentata superiorità intellettuale in realtà inesistente.
L'indignazione è una virtù che ho piantato e cresciuto dentro di me fin dall'infanzia, e che voglio assolutamente conservare in me come un gioiello prezioso, seppure spesso faticoso da portare.

mercoledì 26 maggio 2010

Falling in Love

Il mio viso illuminato solo da una luna piena che si affaccia tra nuvole disegnate nel cielo blu e terso di piena primavera, mentre canto nella testa una canzone dolce, malinconica e piena di speranze, scopro con gioia che dopo tutti questi anni a cercare nevroticamente la perfezione, a maledire errori di valutazione e scelte sbagliate, a rimpiangere frasi urlate in faccia a chi non se le meritava e parole non dette a persone cui avrei dovuto, finalmente sto cominciando ad innamorarmi. Di me.

Rarità



Ci sono ancora persone che perdono due ore di notte per raccattare un gatto randagio investito da un'auto, che fanno di tutto per salvarlo, o almeno per farlo morire degnamente. Nonostante la lunghissima giornata di lavoro alle spalle ed un'altra altrettanto difficile in attesa dopo sempre troppo poche ore di sonno. Nonostante le istituzioni rendano quasi impossibile portare a termine una buona azione .
Persone che guardando dentro quei occhi terrorizzati che implorano aiuto, sanno ancora piangere.

lunedì 24 maggio 2010

Scoperte

Scoprire che alcune persone care che temevo aver perduto sono invece più vicine di quanto pensassi.
Che ciò che ho donato loro, ciò che io sono, non si è perduto nel vento impetoso del tempo.
E che esistono persone gentili, zelanti e solerti nel proprio lavoro, tra cui il tecnico della  mia caldaia che ha fatto in modo che stasera non mi facessi la doccia con l'acqua gelida.

domenica 23 maggio 2010

Una ragione per ogni cosa

Grazie a tutta l'acqua scesa giù nei giorni precedenti e tanto odiata, che ha lasciato il posto a splendide giornate di sole, i miei gelsomini sono fioriti, e sull'unica pianta di limone sopravvissuto a 5 inverni di gelo è spuntato il primo fiore.
Per me questi sono sempre miracoli, tutte le primavere. Che il mio giardino è un pò allo stato brado, lascio fare alla natura senza dare pesticidi o fertilizzanti, non poto gli alberi, soltanto taglio l'erba e dò una sforbiciata alle siepi ogni tanto, ed innaffio quando non piove da troppo tempo.
E quindi, grazie gelsomini, che crescete ogni anno senza nessuno sforzo e che rendete meravigliose le lunghe sere arancioni e dorate, con il vostro profumo inebriante e delicato che sa di Maggio e di caldo e di promesse d'Amore e che preannuncia l'amatissima estate.

sabato 22 maggio 2010

Presenza

"Quando andai a salutare vidi che era ritornata sul viso di Gatsby l'espressione stupita, come se gli fosse nato un lieve dubbio sull'entità della felicità presente. Quasi cinque anni!  Perfino in quel pomeriggio dovevano esserci stati momenti in cui Daisy non era riuscita a stare all'altezza del sogno, non per sua colpa, ma a causa della vitalità colossale dell'illusione di lui che andava al di là di Daisy, di qualunque cosa. Gatsby vi si era gettato con passione creatrice, continuando ad accrescerla, ornandola di ogni piuma vivace che il vento gli sospingesse a portata di mano. Non c'è né fuoco né gelo tale da sfidare ciò che un uomo può accumulare nel proprio cuore." [Il grande Gatsby, F. Scott Fitzgerald]

Oggi, mentre distesa sulla spiaggia con il rumore della risacca che più di ogni altro suono al mondo ha la capacità di riportarmi dentro me stessa ed in armonia con l'Universo, il sole che riscaldava la mia pelle portandosi via tutta l'umidità e il freddo dei mesi passati, quel sole non era solo semplicemente un astro, non era lì per tutti.
Era lì per me. Era lì per inondarmi d'Amore. Era l'Amore delle pochissime persone che mi amano davvero. Persone lontane, persone cui ho la fortuna di poter confidare i più intimi segreti, persone passate, persone che mi hanno attesa per anni, e che forse ancora mi attendono. Persone il cui ricordo o pensiero accompagna ogni mio gesto e momento e che mai dimenticherò.
Un amore molto terreno, difficile, contorto, irto di ostacoli e tranelli, occasioni sprecate, parole non dette. Un amore imperfetto. Proprio per questo ancor più prezioso.
Ed anche se stasera cenerò da sola, ed il mio letto sarà ancora vuoto, so che tutto questo Amore esiste, è lì per me, mi protegge e riluce nelle tenebre.

venerdì 21 maggio 2010

Piccoli Piaceri

Primo. E' il primo giorno che non piove per tutto il giorno dopo tre settimane; c'è il sole e fa, si spera in modo definitivo, il caldo da portoglistivaliarifareitacchidalcalzolaio , classica mansione di  una donna con centinaia di scarpe da far ripulire e rifinire dopo un inverno esageratamente lungo e stremante.
Inoltre cosa si può chiedere di più di una cenetta a base di gamberetti al curry e verdure e, per finire, un pò del gelato in assoluto più meraviglioso che esista, il MacadamiaNutBrittle di quelli lì che sembrano danesi e invece sono americani, che metterei solo a pari merito del DoubleCaramel di quellolì che sembra il nome di un sexy toy (e forse anche lo è), dopo essermi goduta un bellissimo film : Moon, con un Sam Rockwell ( che già amavo da Il Miglio Verde ) spettacolare, luci, tempi quasi perfetti, con una trama di per sé semplice e lineare, tagliata al minimo, spietato nella delicatezza in alcuni passaggi davvero toccanti.
Io saprei cosa chiedere di più. Fin troppo bene, lo so.
Ma stasera è Venerdì, il preludio del mio giorno preferito, del meritatissimo riposo. E' Maggio. Fa caldo. E domani, forse, potrò andare al mare.

Essere o non essere

...stupidi.
Soprattutto in campo lavorativo, mi trovo ad affrontare quotidianamente persone stupide. Ma non semplicemente ignoranti, o cui mancano proprio le possibilità mentali, che questo tipo di persone non mi permetto di giudicarle. Quelle che VOGLIONO fermamente essere e restare stupide. Quelle che non si sforzano di guardare un millimetro più in là di ciò che hanno davanti, che non provano a cimentarsi in cose nuove e diverse, che non si chiedono se, per caso, guardando due pagine più in là si possa trovare la risposta a ciò che, telefonandomi, stanno chiedendo. Quelle del "io sono così". Ecco, io questa frase non l'ho mai sopportata.
E se c'è una cosa, una soltanto che dovessi salvare di me ( e per fortuna non ce n'è soltanto una), sarebbe il mio costante bruciante desiderio, da quando ho memoria, di voler sempre oltrepassare la linea di confine che mi separa da ciò che non conosco, dal nuovo, dal diverso, da ciò che mi riesce difficile, incomprensibile, infattibile.
Oggi, sono proprio felice di non essere Stupida.
Inoltre ho trovato due paia di scarpe che mi stanno bene ed una borsa che fa pendant, il tutto con meno di 150 € , il che di questi tempi non è poco.

mercoledì 19 maggio 2010

By the way

Nonostante tutto, riesco ancora a ridere di gusto.
Nonostante tutto, amo ancora le persone, le qualità peculiari, le differenze, le imperfezioni.
Nonostante anche oggi abbia piovuto e la notte è fredda come a novembre, alle nove di sera c'era ancora luce ed un tramonto spettacolare, anche oggi, mi è stato gentilmente offerto.
Nonostante tutto, ancora, mi commuove starmene lì, incantata a guardarlo mentre la prima stella della sera nasce dietro le colline.

martedì 18 maggio 2010

Quando c'è la salute...

Sono sempre stata bene, io. Non ho mai avuto malattie serie, nemmeno quelle che si prendono all'asilo, neppure la febbre alta alta. Non ho un'influenza seria da starmene a letto da 30 anni, credo, più o meno. Ed è proprio per questo che per me la salute è sempre stata una cosa naturale e scontata. Me ne rendo conto solo quando, tipo domani, una persona a me cara e vicina deve sottoporsi ad un'operazione rischiosa e difficile, ed è terrorizzata all'idea di restare sotto i ferri. O quando vedo persone per cui è faticoso anche soltanto alzarsi da una sedia con le proprie forze.
Solo ora penso che è bello poter alzarmi ogni mattina, e poter lavorare ( sempre troppo, comunque) . E' bello poter correre per un'ora di seguito senza svenire, e sentire l'energia e la forza di ogni cellula che si muove e si agita per poter dare il meglio di sé.
Volendo potrei alzarmi, ora, ed andare a piedi fino all'uomo che Amo e che è tanto, troppo lontano. Ma potrei camminare per giorni e per notti e raggiungerlo, perché le mie gambe sono forti, il mio cuore anche, ed il fiato non mi manca, e le mie braccia sembrano fatte apposta per stringerlo forte.
E allora ecco una canzone che quando la senti non puoi non sentirti bene, anche se è stata una giornata storta e manderesti tutti aff... e hai litigato con la sorella con la mamma con il capo con il vicino con il gatto:
Alive and Kicking
Soprattutto se la ascolti mentre cammini, soprattutto se allarghi le braccia al vento e urli al mondo che tu sei VIVO, e porcaccia la miseria, che ci provino a convincerti che esiste qualcosa di più importante.

lunedì 17 maggio 2010

Elogio dell'elettronica #1

Ecco, io trovo fantastico che esista la tecnologia che mi consente di tenere quintali di musica in un cosino grosso come un ciondolo e che possa ascoltarla ovunque, con un paio di minuscole cosine da infilare nelle orecchie. Ho sempre amato le cuffie, fin da quando erano dei paraorecchie enormi che per metterle dovevi rovinarti per sempre la capigliatura e che se mettevi il berretto non potevi metterti le cuffie e viceversa. Questo poter isolarsi a proprio piacimento in un mondo fantastico e poi di nuovo tornare nella realtà, o fare finta di ascoltare la musica mettendo in pausa per ascoltare i discor della gente in treno, sull'autobus, per strada. O dissuadere potenziali rompipalle attaccabottone o maniaci semplicemente tirando fuori lo sguardo da "non è aria" insieme alle cuffie da cui esce magari un pò di sano Metal cattivo.
Trovo magnifico poter leggere i blog degli altri, che esistano i blogs e anche le communities e i forum ( ovviamente con tutte le dovute precauzioni, che se mett online una foto in minigonna ascellare mentre limoni pesante con il fidanzato di turno poi non ti aspettare che ti prendano seriamente o di restare anonima) , che esistano luoghi dove le persone distanti migliaia di chilometri possano confrontarsi, o semplicemente trovare qualcuno che la pensa come me, o dare un punto di vista delle stesse cose che sto vivendo completamente diverso. Penso che se quan'ero adolescente avessi potuto avere questa possibilità, sarei cresciuta molto meno convinta di essere la sola e unica brufolosa adolescente infelice sulla terra, o comunque LA PIU' infelice ed incompresa. Mentre ai tempi potevo confidare le mie paturnie solo con l'amica del cuore/fidanzata/sorella, e tutto il resto del mondo era il Nemico. Ma probabilmente non avrei dato molto peso al fatto che queste possibilità esistessero perché  sarebbero nate e cresciute con me e quindi naturali, come la terra e il sole e l'erba e la pioggia e i genitori scassapalle. Forse. Intanto penso che è bello poter condividere questo pezzettino del mio mondo con altre ( anche se poche, va bene lo stesso) che forse stanno pensando la stessa cosa, o forse l'esatto contrario; mentre fumo mezza sigaretta - per finta che non le so respirare io, le sigarette: mi piace il sapore che porta con sè il ricordo di baci bellissimi - guardando stelle che mi sembra non vedere più  da secoli e dando la buona notte ad una lucciola che sbatte, stordita dal freddo inusuale, contro le persiane della mia finestra.

domenica 16 maggio 2010

Magia

 A parte il fatto che tutte le volte in cui sono uscita ha smesso di piovere poco prima e ricominciato poco dopo essere rientrata. A parte aver speso dannatamente tanto per comprare libri, ma sempre comunque la metà di quello che avrei speso per un paio di scarpe e sicuramente con molti meno sensi di colpa. Serata piacevole a teatro, una compagnia improvvisata di ragazzi giovanissimi ma davvero bravi e coinvolgenti, che hanno messo passione e amore in uno spettacolo difficile anche per attori professionisti, con un risultato entusiasmante. Che gioia poter vedere l'adrenalina, la soddisfazione, la gioia di quei volti stanchi con il trucco quasi sciolto dal sudore, l'orgoglio, ancora oggi dove quasi tutto è virtuale e distaccato, di aver fatto sentire quel groviglio di emozioni a noi muti, incantati dalla magia, seduti in platea. Il teatro è magia.
E tornando cantare a squarciagola  Nobody's Wife in macchina ( la musica, come si potrebbe vivere senza?), sfrecciando veloce sulle strade lucide e nere di pioggia, sotto un il cielo terso dopo l'acquazzone potente e fragoroso di un'ora prima.
Ed ora sono qui, davanti a una tazza di latte, con una coperta di troppo, ad aspettare che la notte passi veloce sotto i miei occhi stanchi, nell'attesa di un altro giorno, di un altro attimo di gioia da ricercare tra i detriti e gli alberi abbattuti dal vento .

sabato 15 maggio 2010

Ma la notte

Giornata difficile, sonno incombente che mi ha costretto ad utilizzare il doppio delle energie per poter svolgere ogni piccola azione. Per un eccesso di scrupolo ho evitato una mezza catastrofe (commercialmente parlando) ricontrollando al volo un indirizzo di email che in effetti era sbagliato ( e in aderenza totale alle leggi di Murphy non uno "sbagliato" qualsiasi me LO sbaglio più grande che avrei potuto fare...Grazie omino scrupoloso del cervello, la cui voce a volte si innalza al di sopra di quelle di tutti gli altri abitanti e si fa udire. Mi hai risparmiato un lungo week-end di sensi di colpa e lacrime ( purtroppo sono una di quelle persone che prendono troppo a cuore il proprio lavoro, così come tutte le altre cose della vita).
Inoltre, serata serena e divertente di cena con lettura teatrale da parte di alcuni amici e conoscenti: buonissima la cena e piacevole la lettura. Discussione animata con un ragazzo molto intelligente e bello ( va bene, e ovvviamente fidanzato e troppo, troppo giovane ...).
Qui ho conosciuto una delle tante belle persone che, non per caso, gravitano intorno e dentro la mia vita in questo periodo. No, ci sono sempre state. Solo che ora VOGLIO accorgermene. Una "ragazza di mezz'età", bambina, sincera nello spirito e favolosamente spiritosa e vitale, con la luce negli occhi di chi desidera cogliere, ancora e sempre, nonostante e proprio a causa delle avversità e delusioni  passate, l'attimo succoso e splendente che passa veloce portando via con esso il nostro brevissimo Tempo.

giovedì 13 maggio 2010

Un posto - pubblico - al sole

Dopo aver atteso mezz'ora l'apertura dello sportello, passando da una stagione all'altra in modo anomalo come in un film, tra gocce di pioggia e vento gelido e sprazzi di sole brucianti come fuoco, all'interno dell'ufficio ho trovato infine un ragazzo carino e gentile in un ufficio pubblico ( e questo è, di per sé, già un piccolo miracolo) il quale mi ha inseguita per un breve tratto per strada mentre mi incamminavo verso l'auto, poiché che mi ero scordata di lasciare alcuni documenti molto importanti che sarebbero serviti allo scopo per il quale ero andata in quell'ufficio, in effetti.
Si vede che la gentilezza, unita all'abbiocco post-pranzo ed allo stordimento dovuto alle notti quasi insonni di questa settimana, mi aveva resa ancora più  svampita di quanto già solitamente sono.
Comunque, ti ringrazio, impiegato gentile e carino.
E poi, ha smesso di piovere.
Per un pò. Dopo ha ricominciato.
Però ha smesso.

mercoledì 12 maggio 2010

Piccole Grandi Donne

Nel pieno di un noiosissimo mercoledì pomeriggio in ufficio, un tempo indeciso oltre la finestra, appare alla porta una ragazza giovane, con occhi azzurrissimi e spaventati, per proporre una relazione commerciale: dopo due minuti mi sta raccontando la sua vita, le sue paure, le sue speranze, il senso di solitudine nel trasferirsi, per amore, da una grande città ad un piccolo paese. Il desiderio di fuggire via di corsa, il dolore che il mettere fine alla relazione provocherebbe, l'impossibilità o l'incapacità di decidere cosa fare, la somiglianza tra alcuni dei nostri percorsi, il mio piccolo consiglio dato con tutta la sincerità possibile, ci hanno unite per quei pochi minuti più di quanto mi sia mai sentita vicina a molti dei miei amici e parenti. Credo che la chiamerò, qualche volta, per parlarle. Potrebbe essere una meravigliosa sorella minore.
Nonostante i miei tredici miliardi di difetti, mi sono detta, mi piace la persona che sono. Soprattutto se penso che anche questo brevissimo incontro tra donne dolcissime e forti perse nel mondo possa aver cambiato la sua giornata come ha cambiato la mia.

martedì 11 maggio 2010

Sorriso rubato ad un libro geniale

- C'è una cosa che ti voglio chiedere, - disse Dough. - Hai un secondo? Metti che qualcuno ti offra una nuova personalità: accetteresti? Metti che qualcuno ti dica, Riprogrammerò per sempre il tuo hardware mentale in qualunque modo vorrai. Pagheresti per farlo? [...]
Il fatto che un filetto di salmone si stesse insinuando nelle sue mutande come una grossa tiepida lumaca sembrava strettamente connesso al suo cervello e alla serie di decisioni infelici che ne erano scaturite. Chip sapeva, razionalmente, che Doug l'avrebbe lasciato andare, e che forse alla fine sarebbe fuggito dall'Incubo del Consumo e sarebbe entrato nel bagno di un ristorante dove avrebbe tirato fuori il filetto e recuperato piene facoltà critiche - che prima o poi non sarebbe più stato in piedi in mezzo a gelati costosi con un pesce tiepido nei pantaloni, e che in quel momento avrebbe provato un enorme sollievo -, ma per adesso si trovava ancora in un momento precedente, molto meno piacevole, dal quale la prospettiva di un cervello nuovo sembrava proprio quello che ci voleva.
J Frenzen, Le Correzioni,2001.

lunedì 10 maggio 2010

Passeggiando

Dopo una mattina di cielo pumbleo e pioggerellina idiota che di lunedì è ancora più triste che negli altri giorni, nel tardo pomeriggio si è palesato in tutto il suo splendore il Maggio che attendevo da un anno intero, finalmente.
Approfittando del tepore e dell'inaspettato regalo, scappata via dall'ufficio e indossate le scarpe da ginnastica, percorrendo i miei sentieri usuali mi sono d'un tratto venute incontro distese di margherite gialle e campanule lilla che non c'erano fino a due settimane fa. Vicine tra loro e alternate in modo tale da creare la perfezione cromatica, danzavano insieme nella brezza, comprese nel verde brillante e rigoglioso dell'erba alta, nella luce perfetta poco prima del tramonto in primavera.

domenica 9 maggio 2010

Frammento di oggi - anzi due

1)Un signore molto gentile mi ha avvisata, dopo aver corso per prenderlo in tempo, che il treno su cui ero salita era quello sbagliato, perché sarebbe partito soltanto dopo un'ora. Ho perso il treno di prima ugualmente, ma la gentilezza gratuita mi ha commosso, come sempre.

2) Mentre attendevo il treno seguente, ho condiviso il racconto della sua vita ed una sigaretta con un signore che di giorno sta in stazione e che chiede spiccioli ai passanti, senza essere per questo barbone né ubriaco. Mi ha raccontato dei suoi fallimenti, della figlia, della nipotina e dei suoi viaggi per l'Italia di quando lavorava, ed io ho condiviso con lui alcune delle mie ultime esperienze dolorose. E d'un tratto la mia infelicità non mi è sembrata così insuperabile.