Scavare, mordere, graffiare con crudele determinazione sotto la superficie fino a trovare un frammento di felicità OGNI GIORNO. Vale tutto, senza limitazioni.


Se sei capitato qui tra milioni di possibilità, non è un caso. Quindi se vuoi lasciare la tua piccola impronta, questo sarà già per me motivo di gioia.






martedì 26 ottobre 2010

Vienna on my mind - 2° puntata

Camminare per le strade e calpestare i parquet di legno degli appartamenti  dove hanno vissuto Mozart, Beethoven, Haydn, Schubert, Klimt, Goethe, Shiller e migliaia di altri straordinari geni  ha una magia che non ha pari. Perdersi tra i vicoli di ciottoli medievali, entrare in un altra luce, temperatura, atmosfera, all'interno di cattedrali gotiche dai soffitti straordinariamente alte, le cui vetrate colorate a mosaico ed illuminate dai raggi del sole creano caleidoscopi sulle pareti di marmo rosso, nero, avorio e riflettono sulle canne di organi immensi le cui sonorità baritonali fanno vibrare il pavimento e l'anima, e gli sfarzosi pulpiti con esagerati barocchi decori e posso comprendere coloro che - timorati di Dio, categoria della quale non faccio parte - entrando lì si sono sono sentiti nelle epoche passate, e tuttora forse si sentono, piccoli e perduti e totalmente succubi di una forza superiore e di un potere pressoché illimitato. 
Ammiro le opere di architettura e l'arte in tutte le sue forme, da qualunque fonte di ispirazione traggano la loro bellezza e forza. La bellezza non può non trapassare le anime che la ricercano, ovunque essa si nasconda.
Ed io la ricerco con desiderio e costanza ogni giorno, e ricercandola ho scoperto che è semplice trovarla. Nelle persone, nel mondo, nei piccoli e grandi gesti, in una parola, in un fotogramma.

giovedì 21 ottobre 2010

Vienna on my mind - 1° puntata

Non ho ancora avuto il tempo di disfare le valigie, né la forza mentale di staccarmi dal bellissimo, stancantissimo, emozionantissimo viaggio. Sono ancora lì, la mia mente è ancora tra quei maestosi palazzi e monumenti ed incantevoli musei e giardini, mentre il mio corpo assorbe un pò di quel sole che, ahimé, lassù al nord tragicamente manca, lasciando il posto ad un malinconico  uniforme grigiore che copre interamente il cielo, proprio come nelle nostre città del nord.
Da dove cominciare? Troppe, troppa bellezza hanno visto i miei occhi, troppi suoni, molta magia, molte persone piacevoli conosciute. E sì, perché mi autoproclamo ufficialmente una " chat-catalyzer ": ovunque sia, non c'è nessuno che riesca a resistere dal chiacchierare con me e raccontarmi i fatti suoi, pure nei paesi storicamente considerati i più "freddi" a livello umano. Superando i limiti della lingua straniera. Superando la naturale diffidenza iniziale.
Momenti assolutamente magici ascoltando un concerto che attendevo da mesi, una stretta di mano ed un bacio sulla guancia ad un UOMO che E' musica, non soltanto la suona. Una persona straordinaria e totalmente al di là ed al di sopra della musica che trasmette tramite il pianoforte emozioni fortissime di passione e tenerezza e forza, una persona che finora avevo soltanto immaginato simile a com'era descritta nel film che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita, e che ora più che mai stimo e cui mi sento in qualche modo molto legata, anche se può sembrare assurdo tra estranei.
Beh, non lo è. La musica fa questo ed altro. La musica salva la mia vita, ogni giorno.

lunedì 11 ottobre 2010

Via!

Andare, partire, scoprire. Riempirmi la mente di una luce diversa, di nuovi paesaggi, di bellezza. Ascoltare accenti stranieri e suoni nuovi.Perdermi tra mille profumi e sapori sconosciuti .  Perdermi tra vicoli sconosciuti lasciando che sia l'istinto a guidarmi verso la magia. Passare ore a programmare meticolosamente percorsi teorici tra palazzi, musei e monumenti, che disattenderò con altrettanta cura per perdermi in mercatini, negozi, incontri, angoli segreti.
Sveglia. Mi sento più sveglia che mai. Tutto è vivido e terso nei miei pensieri, nelle aspettative, nel desiderio di fare tutto ciò che non ho fatto prima per paura, pigrizia. O semplicemente perché pensavo di avere ancora Tempo. No, non c'è tempo. Non c'è mai abbastanza tempo.
Non saprò mai se domani starò bene, avrò la salute, la forza, il coraggio, le possibilità per fare un altro viaggio.
Quindi vado. Ora.
A presto. Ma mai troppo tardi, mai, per tornare.

sabato 9 ottobre 2010

Music, light of my life

Well I am free to roam
And set out on my own
To rise above the hands that try to hold me down
Before the end
I know I’ll breathe again to find my way
Touch the light that calls me home

Just to reach the end
I’m leaving today
[Alterbridge, Breathe Again - AB III]

martedì 5 ottobre 2010

Accade

Che l'impegno e la dedizione ogni tanto siano riconosciuti. Che tutto il duro lavoro venga stimato da qualcuno. Nonostante gli errori che statisticamente accadono, le insofferenze, alcuni giorni davvero terribili dove la tensione è quasi insostenibile...alla fine qualcosa di buono, quel qualcosa per cui ogni cosa assume un senso altrimenti inesistente, la piccolissima parte di me che cerco di portare in ogni ambito, viene compreso per un attimo. Ed è ciò che sono che riluce, non semplicemente ciò che faccio o lo scopo cui servo o le migliaia di dati che mi trovo a rielaborare.
Accade, miracolosamente accade anche tra le fredde scrivanie, i monitor, gli squilli assillanti del telefono, i fogli sparsi ovunque dove giacciono domande in attesa di risposte di persone che, alcune come me, altre molto meno di me, cercano di portare avanti  il proprio piccolo minuscolo lavoro il meglio possibile.

sabato 2 ottobre 2010

Last drops of Summer

Una giornata di sole meravigliosamente inaspettata, caldo come agli inizi di settembre, che ha spazzato via la tristezza e l'umidità di un'intera settimana grigia e piovo e nevrotica, metà della quale peggiorata da un mal di testa fastidiosissimo e debilitante.
Ancora gli ultimi raggi di sole sulla mia pelle, ancora un pò di godutissimo ozio ascoltando musica sulla sdraio in giardino che non voglio, non posso ancora togliere. E' troppo il desiderio di avere ancora un pò d'estate, ancora cieli azzurri e sandali da indossare.
Un giro in centro, in maniche corte, in mezzo alle altre persone che si godono anch'esse questo dono inatteso, guardando strano le ragazze che indossano stivali e spolverini, pantaloni lunghi e maglie lupetto sudandoci dentro come cani Husky all'equatore, ma che fanno tanto Fashion Trendy...
Io invece vorrei che non finisse mai, quest'estate in cui ho ritrovato il mare, in cui ho conosciuto, perso e ritrovato persone, ritrovato me, ritrovato il senso che credevo di aver perduto per sempre, quello che riscopro in piccolissime cose.
No, non ho ancora messo via i costumi da bagno ed il telo mare e i pantaloni bianchi. Le foglie degli alberi sono ancora verdi. No, l'autunno non è ancora arrivato. Non per me.