Scavare, mordere, graffiare con crudele determinazione sotto la superficie fino a trovare un frammento di felicità OGNI GIORNO. Vale tutto, senza limitazioni.


Se sei capitato qui tra milioni di possibilità, non è un caso. Quindi se vuoi lasciare la tua piccola impronta, questo sarà già per me motivo di gioia.






mercoledì 15 giugno 2011

Cogli l'attimo, ovvero non di soli Haiku

Meriggio d'estate
Nella quiete sonnolenta i grilli cantano al sole
Un'ape indugia tra i fiori bianchi del mio giardino
Ospite gradita
Languor di ricordi e pensieri felici
mi accompagna in un breve riposo
tra le fatiche del giorno e l'attesa
di una notte di luna piena e d'altri sogni

giovedì 2 giugno 2011

Epifania letteraria

Aveva lo sguardo vitreo. C'era ancora qualosa di quasi morto, in quello sguardo, qualcosa di molto distante. Sembrava che Patty gli vedesse attraverso e andasse oltre, nel freddo spazio del futuro in cui presto sarebbero stati entrambi morti, nel nulla in cui Lalitha e la madre e il padre di Walter erano già entrati, eppure lo stava guardando dritto neglli occhi, e lui la sentiva diventare sempre più calda. E allora smise di guardare i suoi occhi e cominciò a guardarvi dentro, ricambiandone lo sguardo prima che fosse troppo tardi, prima che quel legame tra la vita e l'aldilà andasse perduto, e le mostrò tutta l'abiezione che aveva dentro, tutto l'odio motliplicato di duemila notti solitarie, mentre entrambi erano ancora in contatto con il vuoto in cui la somma di tutto ciò che avevano detto e fatto, di tutto il dolore che avevano inflitto, di tutte le gioie che avevano consiviso, pesava meno di una minuscola piuma nel vento.
- Sono io, - disse lei. - Solo io.
- Lo so, - disse lui, e la baciò.

 [Libertà, J. Franzen]