Scavare, mordere, graffiare con crudele determinazione sotto la superficie fino a trovare un frammento di felicità OGNI GIORNO. Vale tutto, senza limitazioni.


Se sei capitato qui tra milioni di possibilità, non è un caso. Quindi se vuoi lasciare la tua piccola impronta, questo sarà già per me motivo di gioia.






mercoledì 15 giugno 2011

Cogli l'attimo, ovvero non di soli Haiku

Meriggio d'estate
Nella quiete sonnolenta i grilli cantano al sole
Un'ape indugia tra i fiori bianchi del mio giardino
Ospite gradita
Languor di ricordi e pensieri felici
mi accompagna in un breve riposo
tra le fatiche del giorno e l'attesa
di una notte di luna piena e d'altri sogni

1 commenti:

Gillipixel ha detto...

Diverse volte sono stato tentato, oppure ho fatto timidi tentativi, di scrivere un haiku...ma sono sempre più convinto che un "non-giapponese" non li possa scrivere...sono forme espressive troppo legate a quella cultura, noi non riusciamo a penetrarle a sufficienza...
E' giusto dunque dire "non di soli haiku" e quello che hai scritto tu Rebecca, pur non essendo propriamente un haiku, ne ha la leggerezza misteriosa...
Certe volte la realtà sembra una sottile membrana così fragile che ad un minimo movimento falso, potrebbe lacerarsi...negli attimi di illuminazione, quando ci rendiamo conto di questo fatto, ci va di volare leggeri, per entrare in sintonia con quella delicatezza, per non infrangerla...

Ecco, hai colto bene questa cosa :-)

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