Scavare, mordere, graffiare con crudele determinazione sotto la superficie fino a trovare un frammento di felicità OGNI GIORNO. Vale tutto, senza limitazioni.


Se sei capitato qui tra milioni di possibilità, non è un caso. Quindi se vuoi lasciare la tua piccola impronta, questo sarà già per me motivo di gioia.






mercoledì 10 novembre 2010

I can stand the rain

E' bello addormentarsi sotto le coperte tiepide, abbracciando il mio scaldotto che sì, fa tanto vecchia zitella ma almeno non russa e non si lamenta se lo strizzi, mentre il rumore della pioggia sul tetto che scivola dalle grondaie canta ninna nanne ancestrali.
E' bello avere la fortuna, la forza, le possibilità di avere un posto dive rifugiarsi, dove raggomitolarsi, mentre l'acqua continua a scendere e sembra  non volersi fermare mai più.
E poi d'un tratto a metà mattina ha smesso di piovere, ed un raggio di sole fa sorridere ancora i campi e gli alberi gialli rossi verdi e l'anima. E poi ricomincia a piovere. Però ha smesso. E smetterà.

1 commenti:

Iride ha detto...

Io amo la pioggia. Mi rende riflessiva e romantica, e malinconica. Mi porta molto a pensare. Sarà per quel suo atto di "lavar via" le cose, lo sporco, che mi mette di buon umore più che non una giornata di sole, troppo accecante e frivola.
Forse ho la sindrome di Giovanni Pascoli, ah ah ah...

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