Tornare a casa, abbastanza fresca rispetto alla la canicola di fuori che mi ha oppresso per tutto il giorno, e poter restare un'ora sdraiata sul divano, con le gambe gonfie come pagnotte poggiate sul cuscino, a sorseggiare fresco succo di frutta. Musica rilassante di sottofondo, telefono staccato. Non voglio parlare, non voglio ascoltare altre parole. Per oggi, basta.
La ventola al centro del soffitto che crea una leggera brezza, come nei peggiori motel nei film di serie C americani ( però la mia è high-tech, in plexiglas e con i led blu che emanano una leggera luce extra-terrestre sul soffitto, pertanto molto figa) , gli occhi chiusi a godermi questo piccolo piacere.
Un momento per me, soltanto per me, prima di altri impegni, cose da fare, roba da stirare, piatti da lavare, notti da sudare, desideri brucianti di amori lontani da sognare.
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