Scavare, mordere, graffiare con crudele determinazione sotto la superficie fino a trovare un frammento di felicità OGNI GIORNO. Vale tutto, senza limitazioni.


Se sei capitato qui tra milioni di possibilità, non è un caso. Quindi se vuoi lasciare la tua piccola impronta, questo sarà già per me motivo di gioia.






domenica 27 giugno 2010

Luci della ribalta

Ed ecco, il buio. Ecco, la musica che lentamente sfuma. E poi ci sono solo io, al centro del palcoscenico. Silenzio. Le mani, le gambe, le ginocchia che tremano. Ma la voce no. Quella è ferma e sicura, so cosa voglio dire, cosa voglio trasmettere a tutte quelle persone, sconosciute, che stanno guardando tutte e solo me. Mi sento bella, forte, sicura. E tutto fila via liscio, le emozioni fluiscono da me a loro, non sbaglio una parola, mi godo le pause.
E vorrei restarci ancora, vorrei dire ancora cose, far sentire ancora emozioni. Ma poi ci sono altri, miei compagni nella paura e nella tensione, tutti bravissimi, la gente applaude, ride, si commuove. E poi tocca di nuovo a me: stavolta il cervello mi si annebbia per un attimo ed allora salto una parte, ma nessuno se ne deve accorgere, ed infatti nessuno se ne accorge. Ritrovo la calma verso la fine. Ed anche se non è stato perfetto, va bene. Farò meglio la prossima volta. Ho imparato ad essere più indulgente con me stessa, anche grazie al teatro, al mio magnifico insegnante, alle persone  fantastiche che ho incontrato quest'anno.
E poi baci, abbracci, entusiasmo, sorrisi. L'adrenalina che si scioglie nel sangue rendendoci euforici. Tutti stravolti e felici, tutti avvolti da una sfera di energia palpabile e fortissima.
Emozioni. Di questo io vivo. Solo di questa droga ho bisogno.

0 commenti:

Posta un commento